Avvenire di Calabria

Istruzione: Comunità di Sant’Egidio, oggi pomeriggio a Roma la conferenza “W la Scuola” con le esperienze sul campo contro dispersione e povertà educativa

di Redazione Web

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La Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Commissione scuola di Roma Capitale, promuove la conferenza “W la Scuola – Esperienze e innovazione sociale per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa”, che si terrà oggi, lunedì 24 giugno, alle 17,30, nell’aula Giulio Cesare del Palazzo senatorio in Campidoglio.
Saranno presentati i dati e le esperienze raccolte in due anni di lavoro della Comunità di Sant’Egidio attraverso il programma “W la Scuola” e il progetto “Valori in circolo” selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Rappresentanti delle istituzioni, tra cui Paolo Ciani, deputato e capogruppo di Demos-Democrazia solidale all’Assemblea capitolina, e Carla Consuelo Fermariello, presidente della Commissione capitolina Scuola, dialogheranno con le “voci dei territori”: dirigenti scolastici, assessori municipali, docenti, mediatori culturali e alunni, con l’obiettivo di condividere soluzioni innovative ed efficaci contro la dispersione scolastica e la povertà educativa.
Il programma “W la Scuola” della Comunità di Sant’Egidio, avviato nel gennaio 2022, mira a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, con un focus particolare sugli istituti scolastici delle periferie della città. Attraverso segnalazioni di famiglie e insegnanti, il programma interviene per ristabilire il rapporto tra studenti, famiglie e scuole, mobilitando risorse e fornendo supporto mirato per favorire un’educazione inclusiva e di qualità.
Le Scuole della Pace sono centri gratuiti promossi dalla Comunità di Sant’Egidio dedicati al recupero scolastico e all’inclusione sociale dei minori. Questi centri non solo forniscono supporto educativo, ma anche un ambiente dove i bambini possono crescere insieme, imparando valori di pace, solidarietà e dialogo. Le attività delle Scuole della Pace sono fondamentali per prevenire l’abbandono scolastico e favorire l’inclusione sociale.
Il progetto “Valori in circolo” si integra con le attività di “W la Scuola” e delle Scuole della Pace, coinvolgendo l’intera comunità educante, comprese scuole elementari e superiori, volontari ed educatori. Il progetto mira a contrastare la povertà educativa attraverso moduli educativi su tematiche quali ambiente e cambiamento climatico, diritti dei minori, scambio intergenerazionale e interculturale. Inoltre, promuove eventi pubblici di carattere artistico e culturale, come il contest “Play Music Stop Violence”, che ha coinvolto oltre 400 band giovanili e circa 10.000 giovani.
Da gennaio 2022, oltre 2.000 minori a rischio dispersione scolastica sono stati segnalati al programma “W la Scuola” e altri 1.000 sono seguiti regolarmente dalle Scuole della Pace. Il 93% delle segnalazioni è stato chiuso con esito positivo, un valore salito al 96,3% nell’ultimo anno scolastico. Il 61,9% delle segnalazioni riguarda problemi di iscrizione scolastica, con particolare attenzione all’iscrizione tardiva e all’accesso a servizi come il buono libro. La maggior parte delle richieste di aiuto per l’accesso al sistema scolastico sono bambini migranti, mentre i minori italiani sono stati segnalati soprattutto per rischio di abbandono scolastico. Il 18,3% delle pratiche è stato risolto con un intervento di breve durata, mentre i casi più complessi hanno richiesto in media tre mesi.
L’integrazione tra “W la Scuola”, Scuole della Pace e “Valori in circolo” è fondamentale per un approccio completo ed efficace al contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa. Questa sinergia ha coinvolto docenti di più di 60 scuole a Roma, circa 3.500 minori a rischio dispersione diverse migliaia di studenti delle scuole medie e superiori che hanno partecipato a seminari, corsi, e momenti artistico-culturale di alto valore formativo, e almeno 700 di loro che si sono impegnati in percorsi di volontariato e cittadinanza attiva, creando un forte legame tra giovani, educatori e l’intera comunità.

Fonte: Agensir

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