Avvenire di Calabria

Il libro scritto da Emilia Condarelli e firmato dalla donna protagonista di un tragico tentativo di femminicidio compiuto dall'ex marito il 12 marzo 2019

Io non muoio, la storia di Maria Antonietta Rositani diventa un “manuale” di resistenza

Il volume si propone non come un semplice racconto, ma un invito a istituzioni e società civile a non voltarsi dall'altra parte e alle donne che subiscono a non rimanere in silenzio

di Francesco Chindemi

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Il libro "Io Non Muoio" scritto da Emilia Condarelli e firmato insieme a Maria Antonietta Rositani di cui narra la storia rappresenta un potente racconto di sopravvivenza, resilienza e speranza. Presentato recentemente anche al prestigioso Salone del Libro di Torino, il libro (edito da Laruffa) si propone di offrire non solo una testimonianza personale di straordinaria forza, ma anche un messaggio universale di lotta contro la violenza di genere e non solo.

Il racconto: un cammino di dolore e rinascita

Maria Antonietta Rositani, protagonista di un tragico tentativo di femminicidio che ha lasciato segni indelebili nel suo corpo e nella sua anima, con l'aiuto della giornalista Emilia Condarelli, ricostruisce il suo doloroso cammino verso la rinascita. Il titolo stesso del libro, "Io Non Muoio", risuona come un grido di battaglia contro il destino avverso, evidenziando la determinazione incrollabile di una donna che si rifiuta di essere vittima.


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Il testo è strutturato come un viaggio emotivo e analitico, che alterna momenti di cruda realtà a riflessioni profonde sulla condizione delle donne vittime di violenza. La narrazione è arricchita da episodi di vita vissuta, che conferiscono autenticità e immediatezza al racconto, rendendolo un vero e proprio manifesto di resilienza.

La vicenda di Cronaca

Maria Antonietta Rositani è stata vittima di una terribile aggressione da parte dell'ex marito, Ciro Russo, che ha tentato di ucciderla dandole fuoco mentre era nella sua auto a Reggio Calabria il 12 marzo 2019.


PER APPROFONDIRE: Se è violento non è amore: Maria Antonietta Rositani racconta il suo calvario


Nonostante le gravissime ferite riportate, Maria Antonietta ha trovato la forza di reagire e di trasformare il suo dolore in una missione di sensibilizzazione e aiuto per altre donne vittime di violenza. La sua storia, raccontata nel libro, è un esempio luminoso di come la determinazione e il coraggio possano prevalere sull'odio e sulla disperazione.

Le tematiche affrontate

Uno degli aspetti più rilevanti del libro è l’attenzione dedicata alla sensibilizzazione su tematiche come violenza di genere e femminicidio. Emilia Condarelli e Maria Antonietta Rositani non solo raccontano, ma anche analizzano e propongono soluzioni, invitando le istituzioni e la società civile a non voltarsi dall’altra parte. Il libro diventa così un invito all’azione, una chiamata alla consapevolezza e all’educazione. Un libro che si propone di “entrare” nelle case, nelle famiglie, ma anche nelle scuole, tra i ragazzi. Al fine di aprire un dialogo, una riflessione; «per far capire che una donna o una ragazza vittima di violenza può essere aiutata, prima che sia troppo tardi», sottolinea la stessa Rositani.

L’anteprima al Salone del Libro di Torino

La presentazione del libro al Salone del Libro di Torino ha suscitato un notevole interesse, raccogliendo ampi consensi. Il messaggio di Maria Antonietta Rositani è stato accolto con grande rispetto e ammirazione, considerato un esempio per tutte le donne che lottano per la loro dignità e sicurezza.

Una storia d’amicizia

«Questo libro è nato da una stretta di mano, dalle confidenze che ho fatto a questa grande donna e amica. Le ho chiesto aiuto e mi è stata accanto dandomi fiducia, ci siamo fatte una promessa oggi mantenuta. Se mi fossi sentita di raccontare quello che mi era successo, lei sarebbe stata la mia mano mettendo la mia storia nero su bianco», ha detto Maria Antonietta nel corso della recente presentazione fatta a Reggio.  Un vero e proprio bagno di folla e amicizia in uno stracolmo Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio.


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Una promessa arrivata dopo anni in cui Emilia e Maria Antonietta hanno condiviso un progetto comune contro la violenza sulle donne. «La storia di Maria Antonietta è un esempio perché lei non solo ha lottato e resistito, ma con coraggio ha voluto offrire la sua esperienza per contrastare un fenomeno che è trasversale e non ha sesso né età. La frase con cui apriamo il libro afferma che la violenza è insita in ciascuno di noi, questo è un piccolo contributo per dire che occorre contrastarla tutti insieme, uomini e donne senza barricate», la testimonianza di Emilia.

Più di un semplice libro: una vera e propria testimonianza di coraggio

"Io Non Muoio", dunque, è più di un semplice libro: è una testimonianza di coraggio, una voce e megafono per chi subisce in silenzio. Un invito a non sottovalutare i segnali della violenza. Allo stesso tempo, una fonte di ispirazione per chiunque si trovi ad affrontare situazioni di violenza. Rositani ed Emilia Condarelli hanno saputo trasformare una tragedia personale in un potente strumento di cambiamento, offrendo al lettore non solo una storia di dolore, ma anche una lezione di vita e speranza.

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