Avvenire di Calabria

In Biblioteca il laboratorio Anassilaos sulle monete

La conversazione sarà guidata dal professor Benedetto Carroccio

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il pubblico potrà coniare la propria moneta come ricordo dell’incontro

Il secondo degli incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca De Nava nell’ambito dell’Estate Reggina sarà giovedì 18 luglio alle ore 18,00 presso la Villetta Pietro De Nava. Al centro della conversazione del Prof. Benedetto Carroccio, Associato di Numismatica all' Università della Calabria, una riflessione sulla storia della moneta metallica e un interrogativo.


Adesso siamo anche suWhatsAppnon perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Quando nasce la moneta metallica? Che rapporto ha la sua "invenzione" con lo sviluppo e la nascita del denaro astratto e delle sue misure? L'esperienza che noi conosciamo ha rapporti con la nascita della moneta cinese? E i tentativi di grecizzare la sua nascita in Anatolia, con cronologie ancora riviste negli ultimi anni, che rapporto hanno con lo sviluppo dell'ideologia del "barbaro" inferiore e con il colonialismo occidentale? Lo storico greco Erodoto scrive “furono essi [i Lidi] i primi, che noi sappiamo, a battere e ad usare moneta d’oro e d’argento”.

Focus dell'Anassilaos sulla prima moneta metallica

Da questa testimonianza una tradizione storiografica fin qui accolta quasi all’unanimità ritiene che la prima moneta metallica (coniata) sia nata in Lidia. Uno stato localizzato nella penisola anatolica (attuale Turchia) nel VI secolo a.C.. La Lidia si caratterizzava per una economia vivace, e per traffici e scambi intensi. Grazie anche alla vicinanza con le colonie greche costiere e non stupisce quindi la nascita della moneta come mezzo di scambio. Dalla Lidia si assiste ben presto alla straordinaria rapida e "politica" diffusione della moneta argentea presso tutte le città greche a pochi anni dalla sua introduzione. Per le prime monete si utilizzo l’elettro naturale, una lega di oro e argento (80% oro e 20% argento) che si poteva rinvenire in natura soprattutto in Asia Minore.

Più tardi venne utilizzato l’elettro artificiale con una lega fissa di oro, argento e rame che consentiva di stabilire diversi rapporti di valore tra le varie monete a seconda che prevalesse l’uno o l’altro metallo. Forse spetta all’ultimo re di Lidia, Creso, aver creato un sistema monetario bimetallico con monete emesse in oro e argento. Mentre le poleis greche preferirono l’argento e più tardi (nella seconda metà del V secolo a.C) il bronzo.

La prima esperienza del laboratorio Anassilaos

Si tratta di un viaggio affascinante che sarà concluso dal primo dei laboratori promossi da Anassilaos a cura del Dott. Domenico Colella. Lo studioso spiegherà il sistema di coniazione di una delle prime monete realizzate nel Regno di Lidia. Si tratta del terzo di statere in elettro coniato da re Aliatte (610-561 a.C.) a Sardi che presenta un’immagine realistica di un leone a fauci spalancate sovrastato dall’immagine di un sole radiante.


PER APPROFONDIRE: A Campo Calabro la tradizionale festa di Sant’Antonio


Si pensa che il leone, simbolo di regalità e di forza; rappresentasse il sovrano. Mentre il simbolo solare sopra la testa del leone, definito “sprazzo di sole” dagli studiosi, rappresentava la benedizione da parte delle divinità che guidava la forza ed illuminava la saggezza del re. Il leone, forse inizialmente rappresentazione di Baal, il dio supremo dei lidi, divenne il simbolo di forza della sovranità dinastica Mermnade. E venne riprodotto su tute le monete successive del regno. Il pubblico presente all'incontro Anassilaos potrà coniare da sé la moneta del sovrano (ovviamente non in elettro) e portarsela a casa come ricordo dell’incontro.

Articoli Correlati