Alluvione in Emilia Romagna: card. Zuppi (Cei), “prevenzione e messa in sicurezza non possono restare lettera morta”
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“Un caso emblematico” che dimostra “che i diritti umani non sono scontati”. Così il card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha definito il caso di Ilaria Salis, l’attivista italiana detenuta in Ungheria e condotta in un’aula di tribunale incatenata mani e piedi e al guinzaglio. “Sono stato molto colpito perché questo caso, con molta concretezza, pone il problema dei diritti umani, che non è sempre portato all’attenzione in modo drammatico, ma è nascosto”, ha detto il cardinale a margine della presentazione, in Sala stampa vaticana, del Messaggio del Papa per la Quaresima.
“È un caso molto emblematico, che speriamo si concluda positivamente, con giustizia – ha commentato il porporato – ma è anche un messaggio che i diritti umani non sono scontati. I diritti umani sono un diritto, ma anche una sfida”. “Sono stato colpito”, ha ripetuto Czerny alla domanda su come abbia vissuto personalmente le drammatiche immagini che hanno fatto il giro del mondo: “È triste che il nostro mondo sia sceso così giù”.
Fonte: Agensir
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