Avvenire di Calabria

Il presidente Gal Terre Locridee interviene sullo spopolamento

È fondamentale agire per un’inversione di tendenza valorizzando prodotti identitari e biodiversità»

di Redazione Web

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«Le aree interne sono uno scrigno di fattori in grado di generare sviluppo economico»

Lo spopolamento dei territori del reggino e del versante jonico in particolare, sono stati al centro di un recente intervento del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì.


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«I paesi interni custodiscono cultura, tradizioni e tipicità che rischiano di scomparire con lo spopolamento. Parliamo quindi della perdita di un patrimonio culturale inestimabile, con l’abbandono della produzione di prodotti tipici e di importanti risorse naturali. E con una grave ricaduta negativa anche sulle aree limitrofe. Un comprensorio vasto come la Locride non può permettersi il depauperamento delle aree interne. Dobbiamo perciò contrastare il fenomeno dello spopolamento con azioni mirate. In particolare con la promozione delle risorse culturali e naturali identitarie di queste aree, come il Gal fa da tempo e intende continuare a fare in maniera sempre più incisiva».

Così ha commentato il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, intervenendo al Premio Sant’Ilario 2024, dove ha ricevuto il riconoscimento per «i meriti nel prezioso apporto strategico allo sviluppo del nostro territorio e della Locride».


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Macrì ha poi concluso: «Un’inversione di tendenza è possibile. Proprio ripartendo dalle identità dei piccoli luoghi, scrigni preziosi di antiche tradizioni e di biodiversità. Elementi in grado di fare decollare lo sviluppo economico. È essenziale, quindi, unire le forze per valorizzare le risorse locali e preservare l’identità e la vitalità del nostro territorio».

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