Avvenire di Calabria

I Nasi Rossi di Rosarno celebrano dieci anni in corsia

Presentato anche un libro nel quale si fa il punto sulle radici, sullo sviluppo e i momenti cruciali del percorso

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Rinnovato anche il "gemellaggio della speranza" con l’associazione “Arcobaleno Marco Iagulli”

Ridere è una cosa seria. Lo sanno benissimo le volontarie ed i volontari dell’associazione “Nasi Rossi con il cuore”, di Rosarno, autentici angeli del sorriso nelle corsie degli ospedali. Sabato scorso è stato celebrato il decimo compleanno dell’associazione. E presentato un libro, scritto dai protagonisti. Nel quale si fa il punto sulle radici, sullo sviluppo e i momenti cruciali di questo decennio di opera meritoria.



Tutto questo, e molto altro, è stato celebrato in un convegno, svolto nell’auditorium della sala del sinodo della parrocchia San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro. L’aula gremita ha potuto registrate palpiti ed emozioni, risate, commozione e contributi scientifici, arrivati da un parterre di relatori di prim’ordine. A portare il saluto dell’associazione è stata la presidentessa Luana Corica. Docente e fondatrice dei Nasi Rossi, che ha mostrato le attività dei clown di corsia. Chiarendo quanto sollievo e risate hanno saputo regalare nei corridoi dei luoghi di cura della Regione.

Tanti ospiti per i Nasi Rossi

I lavori del convengo, moderati da Domenico Mammola, docente e giornalista, hanno registrato contributi di prim’ordine da parte di esponenti del mondo medico, del volontariato e dell’associazionismo cattolico. La discussione è stata tenuta a battesimo da monsignor Giuseppe Alberti, vescovo della diocesi Oppido-Palmi. Quest'ultimo ha sottolineato quanto sia importante il contributo dei Nasi Rossi per accendere una speranza e un sorriso in luoghi colmi di dolore. Un plauso all’associazione è arrivato da don Giovanni Battista Tillieci. Parroco gioiese, che non ha nascosto l’orgoglio di aver ospitato nei locali della comunità di San Catanoso l’evento.

Gli interventi dei relatori

Di scienza e sorriso, cura e allegria hanno parlato due primarie di pediatria. Mariarosa Calafiore, dirigente nell’ospedale di Polistena. E Domenica Caloiero, alla guida del reparto nel nosocomio “Giovanni Paolo II” a Lamezia Terme. Invece di clown terapia, di medicina del buonumore e potere salvifico della risata ha discusso Ambrogio Scognamiglio, docente all’Università Cattolica. E Iacopo Scascitelli, clown di corsia e docente teatrale. In chiusura di dibattito si è potuta registrare una collaborazione ormai di lunga data, come fosse un gemellaggio della speranza, tra i Nasi Rossi e l’associazione “Arcobaleno Marco Iagulli”. La cui presidentessa, Tiziana Iervolino, ha commosso la platea ed ha parlato di donazione, fiducia e assistenza ai pazienti e alle famiglie. Il filo rosso che ha caratterizzato la manifestazione è stato l’alternarsi delle emozioni. Commozione e speranza, patologia e cura.


PER APPROFONDIRE: Curare l’Alzheimer con le relazioni: la missione di Allegra-mente


Le volontarie e i volontari dei Nasi Rossi hanno intermezzato le relazioni degli ospiti con video e immagini che hanno raccontato storie, vite e percorsi, di dieci anni di sostegno e sorrisi. E la speranza, che è stata a lungo la vera protagonista di tutto il dibattito, è stata invocata e celebrata in un abbraccio finale collettivo. Perché la risata, che è curativa e contagiosa, è la via per esorcizzare la paura della malattia

Articoli Correlati