Avvenire di Calabria

L’iniziativa promossa dall’Ufficio Servizio IRC, diretto da don Pietro Sergi, ha risposto alle molteplici esigenze connesse alla missione educativa dei docenti

Gli insegnati di religione della diocesi si ritrovano ad Arghillà

Redazione Web

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Gli insegnanti di religione della diocesi, desiderosi di riprendere il loro cammino formativo, si sono ritrovati lo scorso 28 luglio per un’esperienza di spiritualità e aggiornamento presso la Casa S. Maria Porto di Pace in Arghillà, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione del contagio da Covid 19.

L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio Servizio IRC della diocesi, diretto da don Pietro Sergi, per rispondere alle molteplici esigenze connesse con la missione educativa e la professionalità dei docenti: ricerca continua di stimoli culturali, confronto con contenuti pedagogici rispondenti al profilo dello studente contemporaneo, riflessione sull’identità e sull’incisività dell’IdR nella scuola, condivisione di strategie didattiche, rafforzamento dello spirito comunitario.

La giornata si è articolata in più fasi che hanno sviluppato proficuamente le premesse. Momento centrale è stata la relazione sul tema “Edith Stein o Santa Teresa Benedetta della Croce, tra filosofia e misticismo” tenuta dalla Prof.ssa Suor Tina Carbone S.D.C., Direttore dell’Ufficio Servizio IRC della diocesi di Oppido-Palmi.
Appassionata studiosa di questa figura, tra le più significative del panorama culturale e religioso del XX secolo, la relatrice ha scelto un approccio molto particolare per presentarla, non intellettualistico ma esistenziale. Senza toccare, se non di sfuggita, la profondità e la complessità del suo pensiero, ha ripercorso le tappe della sua esistenza in modo quasi narrativo, ha fatto scorrere davanti agli occhi dei numerosi e attenti ascoltatori la storia di una vita, in modo talmente coinvolgente da creare una sensazione di familiarità con il suo percorso umano e di empatia con la sua interiorità.

Attingendo alla vasta documentazione biografica, la prof.ssa Carbone ha messo in evidenza aspetti noti e inediti di una personalità ricca e affascinante, dalle intemperanze caratteriali dell’infanzia e dell’adolescenza alla fermezza di scelte anticonformiste, dall’affermazione nel mondo universitario rigidamente maschile alla reclusione della clausura, dalla professione della fede ebraica all’ateismo e poi di nuovo alla vita religiosa nel cristianesimo, dalla ricerca spasmodica della libertà all’accettazione della prigionia in un campo di concentramento.

Ogni esperienza, ogni scelta, ogni errore, ogni ripensamento, ogni traguardo, dietro l’apparente contraddizione, hanno determinato la grandezza e la straordinarietà di un’anima inquieta in ricerca, che sfida se stessa, con il coraggio di mettersi in discussione per spingersi sempre più avanti in un cammino che ha fatto di Edith una filosofa, una mistica, una martire, una santa.
Particolarmente animato è stato il successivo dibattito in cui i presenti, con numerosi interventi, hanno sollecitato approfondimenti, hanno condiviso impressioni, hanno portato testimonianze sulla figura della Stein da varie fonti.

La seconda fase della giornata ha visto protagonisti gli insegnanti, impegnati a estrapolare dal contributo della prof. Carbone tutti gli spunti con valenza didattica, per tradurli in percorsi di lavoro da sviluppare con gli studenti a partire dalla figura della santa-filosofa presentata come: ricercatrice di senso, promotrice della figura femminile, mediatrice tra speculazione filosofica e misticismo, elemento di sintesi tra due mondi religiosi, ecc.
Conseguente una parentesi di riflessione, dialogo e confronto sull’opportunità di rinnovare e potenziare l’azione dell’IRC nella scuola, per offrire un contributo significativo all’emergenza educativa che oggi si lega ad una crisi più generale dell’uomo e della società. È emersa, in modo chiaro, la volontà di rilanciare questa opportunità formativa alla luce dei più profondi e autentici bisogni contemporanei, cogliendo la sfida antropologica, sociale, morale, religiosa che il tempo storico ha lanciato. L’IdR deve essere più che mai una presenza orientativa, un portatore e promotore convinto dei valori essenziali per un’umanità sana e aperta al trascendente.

A conclusione della giornata i docenti hanno continuato lo scambio di idee, progetti ed esperienze in un’atmosfera più informale, durante un momento di serena fraternità conviviale, occasione di avvicinamento e di aggregazione.
L’iniziativa, nel suo valore formativo e di socializzazione, si è rivelata un valido incentivo per una professionalità ancora più qualificata, per un senso di appartenenza sempre più vivo e per una crescita comunitaria maggiormente consapevole degli IdR, testimoni della Chiesa nel mondo della scuola.
E’ nei propositi dell’Ufficio Servizio IRC darle un seguito con un calendario di eventi analoghi, in cui possa ulteriormente esprimersi e maturare il desiderio di incontro, condivisione e collaborazione manifestato dai docenti in questa circostanza, che ha segnato il riavviarsi di un cammino che oggi vuole tendere a traguardi rinnovati.

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