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Anche le comunità calabresi hanno accolto l’invito di papa Francesco, rilanciato in questi giorni dalla Conferenza episcopale italiana: vivere oggi momenti di preghiera e digiuno per la pace nel mondo.
L'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova ha risposto presente all'invito fatto dalla presidenza della Cei: vivere oggi, lunedì 7 ottobre, una giornata dedicata alla preghiera e al digiuno per chiedere al Signore il dono della pace.
L’iniziativa è stata lanciata il 2 ottobre da papa Francesco durante la Messa di apertura del Sinodo dei vescovi. «Per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica prossima mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dove reciterò il santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione. E, il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo», le parole del Santo Padre.
L’Ufficio liturgico nazionale della Cei ha predisposto dei testi per l’animazione dei momenti di preghiera previsti per la giornata di oggi: un libretto del Rosario e le intenzioni di preghiera da recitare quest'oggi, accompagnate dalla lettera del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.
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Durante il Rosario, ogni comunità reciterà i misteri accompagnati da riflessioni tratte dalle meditazioni di papa Francesco e in cui il Santo Padre invita a riflettere sull’umiltà e l’obbedienza di Maria, modello di pace.
Le intenzioni di preghiera rafforzano la richiesta di questo forte desiderio per la pace nel mondo. Tra le intenzioni principali: «Per la pace nel mondo: si spengano i fuochi di guerra che sconvolgono popoli e nazioni e si rinnovi in tutti la consapevolezza di una fraternità universale» e «Per i governanti: non cedano alla tentazione della violenza e della sopraffazione, ma perseguano scelte per custodire la pace e far crescere il bene comune».
«Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace», l’invito del presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, rivolto alle diocesi.
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