Avvenire di Calabria

Gaza: Actionaid, “donatori di sangue respinti dall’ospedale al Awda perché troppo malnutriti. Aumentano casi di epatite e infezioni della pelle”

di Redazione Web

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Donatori di sangue respinti dall’ospedale al Awda, nel nord di Gaza, perché troppo malnutriti: è quanto dichiara oggi ActionAid che denuncia: “19 nostri Camion di aiuti sono bloccati in Egitto e non vengono fatti entrare a Gaza”.  Con tutta Gaza ad alto rischio di carestia, spiega l’organizzazione, “molti potenziali donatori sono stati ritenuti troppo malati per sottoporsi al prelievo. Questo nonostante l’enorme richiesta di sangue per aiutare i malati e i feriti. Il dottor Mohammed Salha, direttore dell’ospedale gestito da Al-Awda, partner di ActionAid, ha spiegato che “Le analisi del sangue effettuate sulle numerose persone che vengono a donare rivelano un alto tasso di malnutrizione tanto che non possono essere prelevate unità da utilizzare per i feriti e i malati. La malnutrizione è molto diffusa, soprattutto nel nord della Striscia di Gaza. Da oltre cinque mesi, nel nord della Striscia di Gaza non arrivano verdure, frutta o carne”. Salgono anche i casi di malattie della pelle e di epatite virale a causa di “una combinazione tossica di intenso sovraffollamento, mancanza di acqua e prodotti per l’igiene e accumulo di rifiuti e liquami nelle strade sta creando le condizioni ideali per il prosperare delle malattie”. Riham Jafari, coordinatrice Advocacy e Comunicazione di ActionAid Palestina, ha affermato: “Non sorprende affatto che malattie e infezioni stiano dilagando a Gaza, quando le persone sono state costrette a vivere in condizioni così spaventose e disumanizzanti, e non hanno quasi nulla da mangiare. Stiamo facendo il possibile per aiutare le persone, forniamo loro anche cibo fresco, pasti caldi e kit igienici però attualmente, 19 camion di ActionAid sono bloccati in Egitto, in attesa di poter passare a Gaza. È indispensabile migliorare rapidamente l’accesso agli aiuti all’interno di Gaza, in modo che i nostri colleghi possano aiutare più persone. Soprattutto, è necessario un cessate il fuoco permanente, prima che altre persone muoiano a causa degli attacchi militari israeliani, della fame o delle malattie”.

Fonte: Agensir

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