Miramare bis, nuova assoluzione per il sindaco Falcomatà. I giudici: «Il fatto non previsto come reato»
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Ha avuto luogo, alla Pisana in Roma, sede del Consiglio Regionale del Lazio, un incontro tra Monica Sansoni, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, e Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
Al centro della discussione, alcuni temi che vanno dalla necessità di uniformare, nel pieno rispetto delle autonomie, il funzionamento della figura dei Garanti, troppo frazionato da territorio in territorio, costretti ad operare con marcate differenze, al bisogno di confronti sempre più serrati tra i Garanti anche al fine di conoscere le suddette differenze e così comprendere il divario politico e sociale entro il quale operano i reciproci uffici.
Va ricordato che, nell’ordine, Antonio Marziale e Monica Sansoni, sono i due Garanti che primi nella storia dell’istituzione di cui ricoprono la titolarità, si sono costituiti parte civile in sede di processo a turpi reati contro l’infanzia.
«Ringrazio la collega Sansoni per l’ospitalità – ha dichiarato Marziale a margine dell’incontro – e l’appuntamento adesso è in Calabria, dove abbiamo intenzione di aprirci ad un incontro con tutte le rappresentanze istituzionali e sociali per mettere a fuoco le peculiari esigenze dei nostri territori, entrambi convinti che solo dai confronti possono trovare fonte d’ispirazione le soluzioni praticabili».
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Nella scorsa legislatura, proprio il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Calabria, Antonio Marziale, organizzò a Reggio Calabria un incontro di tutti i Garanti regionali e delle province autonome d’Italia.
A Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, si sono confrontati prima in un tavolo operativo interno e poi hanno condiviso la relazione annuale di Marziale, in una nutritissima cornice di pubblico rappresentante il mondo istituzionale e sociale calabrese.
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