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G20 Economia: Oxfam, negli ultimi 40 anni l’1% più ricco ha aumentato redditi del 45% ma aliquote su patrimoni scese di un terzo

di Redazione Web

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“La ridotta tassazione della ricchezza e un prelievo più blando sui redditi da capitale hanno esasperato ulteriormente l’iniquità dei sistemi fiscali”, denuncia Oxfam, osserva che, “considerando il complesso delle imposte dirette, indirette e dei contributi sociali nei Paesi del G20 – come Brasile, Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti – chi guadagna di più, versi in proporzione al reddito, minori imposte di chi percepisce entrate inferiori”.

La Presidenza brasiliana del G20 ha intenzione di dare impulso a una nuova agenda internazionale sulla tassazione dei super-ricchi per assicurare maggiore sostenibilità alle finanze pubbliche, rafforzare l’equità dei sistemi impositivi e contrastare le disuguaglianze all’interno dei Paesi. “Imposte più elevate sulla ricchezza e sul reddito dei più facoltosi potrebbero generare cospicue risorse, indispensabili per affrontare le sfide del nostro tempo come l’aumento delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale, e il cambiamento climatico”, dichiara Oxfam, portando un esempio: un’imposta progressiva sui patrimoni netti superiori a 5 milioni di dollari nei Paesi del G20 potrebbe fruttare quasi 1.500 miliardi di dollari all’anno. Per questo è in corso la raccolta firme di Oxfam “La Grande ricchezza“, a supporto dell’iniziativa dei cittadini europei per l’istituzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni.



Fonte: Agensir

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