Avvenire di Calabria

Nasce una collaborazione importante in Italia per la tutela dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti

Firmato protocollo tra Unicef e Ordine degli assistenti sociali

Filippo Passantino

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Un protocollo di collaborazione della durata di tre anni per realizzare congiuntamente attività a tutela dell’infanzia, oltre che di formazione e approfondimento delle conoscenze e delle competenze professionali degli assistenti sociali. Lo hanno firmato il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo, e il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali (Cnoas), Gianmario Gazzi. Il protocollo, in particolare, prevede la realizzazione di corsi e seminari di formazione e informazione per gli iscritti all’Ordine degli assistenti sociali sul tema dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti. Possibile anche la realizzazione di iniziative congiunte di promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e il sostegno a progetti di sensibilizzazione per la tutela dei diritti dell’infanzia e il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti, anche in considerazione dei gravi effetti della pandemia da Covid-19 sui minorenni. «Per noi dell’Unicef Italia questa collaborazione rappresenta una grande opportunità per dare un contributo concreto in favore di tutti i bambini presenti sul territorio italiano, in particolare di quelli che vivono in situazioni di vulnerabilità - ha dichiarato il presidente Francesco Samengo -. Gli assistenti sociali hanno un ruolo di enorme responsabilità, sono figure chiave del mondo dell’infanzia, perché si interfacciano con realtà, situazioni e sensibilità sempre diverse, spesso complesse, in cui deve essere sempre messo al centro il superiore interesse del minore».

«Il nostro ruolo è quello di cercare di assicurare una vita migliore a minori poco fortunati per una o tante ragioni, tutelare loro e sostenere le loro famiglie – spiega Gianmario Gazzi -. Ma nulla possiamo, o poco possiamo, se l’indifferenza circonda situazioni di disagio che sono sotto gli occhi di tutti».

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