Avvenire di Calabria

Il parroco don Mino Ciano darà il via questa sera alle celebrazioni rinnovando l'antico rito

Taurianova, con U ‘Mbitu al via i festeggiamenti dei 130 anni dei miracoli della Madonna della Montagna

Tra celebrazioni e antichi riti, un anno speciale per la comunità parrocchiale della diocesi di Oppido-Palmi

di Redazione Web

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Oggi, 29 agosto, prendono il via i solenni festeggiamenti a Taurianova in onore della Madonna della Montagna, segnando l’inizio di un anno particolarmente significativo per la comunità locale.

U 'Mbitu: un rito di fede e tradizione

Oggi, a Taurianova, iniziano i festeggiamenti per la Madonna della Montagna con una solenne celebrazione eucaristica, che darà avvio a un anno speciale in cui si celebrano i 130 anni dai miracoli della Madonna. Tra i momenti più attesi delle celebrazioni, spicca il rito di U 'Mbitu, un’antica tradizione che coinvolge l’intera comunità taurianovese. Questo rituale è un pilastro della tradizione locale, caratterizzato da gesti simbolici che uniscono fede, cultura e identità collettiva.


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L’accensione del grande fuoco, un momento centrale del rito, viene realizzata dal parroco e dal sindaco di Taurianova. Le fiamme, che nei tempi antichi annunciavano l’inizio della festa alle contrade vicine, sono oggi alimentate dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni, rappresentando un potente simbolo di purificazione e rinnovamento spirituale.


PER APPROFONDIRE: Madonna della Montagna, a Polsi tutto pronto per la festa


Il parroco don Mino Ciano ha commentato: «Il fuoco che accenderemo domani, oltre ad essere un segno della tradizione, ricorda a ciascuno di noi che l’incontro con Maria e con il suo Figlio, se è vero, deve bruciare d’Amore, e l’Amore deve essere una fiamma viva che tocca la nostra vita nella gioia e nel dolore, una fiamma d’amore che va alimentata per poter ricevere forza e luce».

Un anno di grazia e indulgenza plenaria

Il rito di U 'Mbitu, in cui vengono bruciati i rami di lupini, non è solo una tradizione, ma anche un’occasione per la comunità di riflettere sulle priorità della vita, eliminando metaforicamente ciò che è superfluo e proteggendo ciò che ha valore. Il coinvolgimento delle nuove generazioni, che affiancano con entusiasmo gli anziani, dimostra la vitalità di una tradizione che continua a rinnovarsi nel tempo, mantenendo viva la fede e il senso di appartenenza della comunità.


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Quest’anno, i festeggiamenti saranno resi ancora più significativi dal dono di un anno di grazia concesso dalla Santa Sede. Come annunciato dal vescovo, monsignor Alberti, a partire dal 9 settembre, la chiesa parrocchiale sarà designata come Chiesa Giubilare per un anno intero, offrendo ai fedeli la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria secondo le disposizioni della Chiesa.

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