Avvenire di Calabria

Così le case si riscoprono luoghi di spiritualità: si è dibattuto sulla catechesi domestica

Famiglie e pandemia, la cura è nel Vangelo

Redazione Web

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Con grande entusiasmo la commissione regionale per la Pastorale Familiare ha ripreso a incontrarsi insieme alla sua nuova guida, monsignor Angelo Panzetta, vescovo di Crotone–Santa Severina. «La Speranza ci guida, è la nostra stella polare»: con queste parole Panzetta ha dato il via alla riunione insieme ai direttori della commissione, Silvia e Giuseppe Alì e don Piero Romeo, invitando i responsabili delle diverse diocesi calabresi a camminare insieme all’intera Chiesa italiana in un percorso di discernimento per leggere questo tempo, con tutte le sue sfide, come un’opportunità. Il vescovo di Crootone ha sottolineato come nei tempi di difficoltà – anche in quelli di martirio e di prova – la Chiesa ha sperimentato che «la fede non si perde se è custodita in famiglia ». Quindi come continuare a vivere questo particolare momento? «Stando con l’orecchio aperto alla storia e a quello che ci dicono i nostri pastori; non rinunciando alla progettualità, poiché il tarlo dell’ inutilità di ciò che facciamo spegne la speranza. Progettare anche se i nostri programmi andranno poi cestinati, poiché la progettazione è di per sé formativa».

Monsignor Angelo Panzetta si è messo in ascolto delle famiglie e dei sacerdoti intervenuti e ha constatato il grande desiderio delle chiese particolari calabresi di «non restare ferme e di voler continuare a essere protagoniste del mistero familiare». «Questo mi dà gioia – ha detto il vescovo –: penso che chi ha a cuore il servizio della famiglia non si può lasciare inchiodare dal Covid, anzi ne risulta stimolato». Tra i temi oggetto di confronto della commissione, il prossimo convegno regionale promosso dalla commissione per la Dottrina della Fede della Cec, presieduta dall’arcivescovo di Rossano–Cariati, monsignor Giuseppe Satriano. Don Piero Romeo e i coniugi Alì hanno invitato i responsabili diocesani a chiedersi quale contributo offrire ai lavori del Convegno per sostenere la crescita delle comunità ecclesiali.

A questa domanda e ad altre sollecitazioni proveranno a dare una risposta i responsabili diocesani che invieranno ai direttori regionali e a monsignor Panzetta le loro proposte per avviare un confronto che si svilupperà nei prossimi mesi su piattaforma digitale. Il Covid–19, dunque, non ferma l’entusiasmo e la gioia di annunciare il vangelo del matrimonio e della famiglia, anzi dona agli sposi e ai sacerdoti occhi nuovi capaci di leggere nei segni di tempi una grande occasione di conversione e vicinanza alle comunità, poiché, come sottolineava il nostro pontefice lo scorso 27 marzo: «Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende».

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