Avvenire di Calabria

Famiglie, a Reggio Calabria il ritiro spirituale diocesano con Carlo Rocchetta

L'appuntamento è per giorno 8 luglio nella Chiesa parrocchiale "Sant'Aurelio vescovo" ad Arghillà

di Redazione Web

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L’Ufficio Famiglia della diocesi di Reggio Calabria-Bova organizza un ritiro spirituale per le coppie e le famiglie il prossimo 8 luglio ad Arghillà di Reggio Calabria, dove i partecipanti saranno accolti dalla comunità parrocchiale della Chiesa di Sant’Aurelio Vescovo.


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Questa giornata di ritiro è stata pensata come espressione dinamica della realtà della Chiesa, e in essa, della pastorale familiare, per dare la possibilità alle coppie di fidanzati e sposi di riservarsi del tempo per stare insieme, arricchirsi nell’ascolto delle riflessioni e lasciarsi coinvolgere dai laboratori sensoriali.

Ospite e relatore d’eccezione sarà monsignor Carlo Rocchetta, interamente impegnato al servizio delle famiglie con particolare attenzione alle coppie in crisi e ai loro figli, ai coniugi soli e separati. Nel Centro familiare “Casa della Tenerezza”, da lui fondato a Perugia-Città della Pieve, aiutato da alcune coppie di sposi, cura l’accoglienza di fidanzati e coniugi in difficoltà, la formazione e dello studio sulla teologia del matrimonio e della famiglia.

La giornata di ritiro delle coppie sarà animata dai membri della Consulta familiare diocesana, costituita dalle coppie referenti delle zone pastorali e dai rappresentanti di associazioni, gruppi e movimenti che operano nell’ambito coniugale e familiare delle varie realtà a servizio della famiglia, presenti in diocesi. I santi sposi Aquila e Priscilla e monsignor Carlo Rocchetta, sono la congiunzione perfetta dell’azione pastorale familiare quanto più integrata e messa a frutto da una sinergia tra l’Ufficio Famiglia diocesano e l’Istituto superiore di Scienze religiose di Reggio Calabria.

Quest’ultimo, su ispirazione proprio dell’icona biblica dei due santi sposi, in occasione delle Giornate teologiche (6-7-8 luglio) dal titolo “Senza sposi non c’è Chiesa”, con l’aiuto di qualificati esperti e testimoni propone un valido percorso formativo utile a riscoprire il valore della famiglia nella Chiesa e nella comunità degli uomini.

Il sacramento del matrimonio inteso come autentica vocazione, in antitesi alla crisi delle relazioni nell’era digitale che la famiglia di oggi vive, verrà riscoperto come fondamento e sostegno della famiglia, cellula prima e vitale della società, per vivere una fecondità allargata allo scopo di umanizzare la Casa comune. La Giornata di ritiro delle famiglie e le Giornate teologiche si collocano come punto di arrivo della prima fase narrativa del cammino sinodale e al tempo stesso punto di partenza per la seconda fase sapienziale del sinodo, come eventi in

dialogo e in relazione tra loro: indicazione concreta di una nuova via pastorale di collegamento e di collaborazione tra diversi organismi della Chiesa diocesana. Sotto l’impulso dell’arcivescovo don Fortunato Morrone e animati dalla stessa volontà di guardare insieme lo stesso orizzonte per ascoltare, discernere e costruire insieme, entrambi si pongono in ascolto di «ciò che lo Spirito dice alle Chiese» attraverso il senso di fede del Popolo di Dio per far germogliare una nuova cultura a favore del matrimonio e della famiglia.

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