Avvenire di Calabria

Nella notte ignoti si sono introdotti nella struttura con l'intento di danneggiarla

Ex emeroteca in fiamme: era stata assegnata ai ragazzi down

Federico Minniti

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A breve sarebbe diventato il centro didattico dell'Associazione Italiana Persone Down (Aipd) a Reggio Calabria: l'ex emeroteca di via Palmi, abbandonata da decenni, stava per riprendere vita. Fin quando - stanotte - ignoti non sono entrati e hanno appiccato fuoco all'interno della struttura. A denunciare l'accaduto è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che attraverso la sua fan page su facebook, ha commentato laconico l'accaduto:«Continuiamo a farci del male; colpire una struttura destinata a persone con disabilità - ha dichiarato Falcomatà - significa prendersela con i più deboli tra i deboli. Ma non ci fermiamo e non arretriamo di un millimetro. Loro bruciano, noi ricostruiamo».

L'assegnazione del bene era stata determinata da una delibera di Giunta Comunale nello scorso giugno: la proposta dell'Aipd prevedeva l’attivazione di un Sic (Servizio di Informazione e Consulenza), un Centro Servizi multidisciplinare attuato in coerenze con l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute) che offrirà in forma totalmente gratuita alle famiglie del territorio comunale e metropolitano la possibilità di effettuare consulti periodici di controllo sullo sviluppo globale dei neonati, dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con sindrome di Down. 

 
L'ex emeroteca, nelle disponibilità del patrimonio degli immobili comunali, è da anni ricettacolo di malaffare, essendo lo stesso esposto - senza alcuna vigilanza - alle volontà di chiunque ne voglia fare uso. Fino all'intervento dell'Amministrazione Comunale che ha accolto la richiesta dall'Aipd che mirava alla creazione di un servizio gratuito di assistenza, informazione e organizzazione di attività sociali per le persone con la Sindrome di Down e per le loro famiglie. «Non siamo arrivati in tempo - afferma Maria Giuffrida dell'Aipd - per salvaguardare un bene comune che ci era stato affidato. Per questo motivo ripartiremo con più determinazione per poter concludere l'attività di bonifica nel minor tempo possibile».
 
Non è la prima volta che la Città di Reggio Calabria osserva fatti del genere: nel 2016, per ben tre volte sono stati presi di mira dei presidi educativi - il cui caso più emblematico è stato l'incendio dell'asilo di Santa Venere e, anche nel 2017, non sono mancati gli atti vandalici contro giostrine o impianti sportivi all'aperto destinati ai minori.

 

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