Avvenire di Calabria

La Giunta guidata dal presidente Occhiuto ha formalizzato ufficialmente richiesta d'aiuti al Governo dopo i danni provocati dalle recenti perturbazioni

Emergenza maltempo, la Calabria chiede lo stato di calamità naturale

Vicinanza alle popolazioni colpite dagli eventi meteorologici è stata espressa dal Consiglio regionale, Mancuso: «Investire maggiormente sulla prevenzione»

di Redazione Web

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In seguito agli eventi meteorologici eccezionali che hanno colpito duramente anche la Calabria, la Giunta regionale ha deliberato la richiesta dello stato di emergenza e calamità naturale. Solidarietà alle popolazioni colpite è stata espressa dal Consiglio che ha anche sottolineato la necessità di prevenzione e piani operativi concreti.

Dalla Calabria, la richiesta dello stato di calamità naturale

La Giunta della Regione Calabria, in una riunione d’urgenza convocata subito dopo la seduta del Consiglio regionale, ha deliberato – su proposta del presidente Roberto Occhiuto – la richiesta al governo nazionale per la dichiarazione dello stato di emergenza a causa degli eventi meteorologici eccezionali degli ultimi giorni.



Inoltre, con una specifica delibera proposta dall’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, la Giunta ha richiesto al Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le imprese agricole danneggiate.

La vicinanza del Consiglio regionale alle popolazioni colpite dal maltempo non solo in Calabria

Il Consiglio regionale della Calabria ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite dall'ondata di maltempo, che ha investito non solo la Calabria, ma molte altre regioni d'Italia. Nel prendere la parola nell'aula di Palazzo Campanella, il presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, ha ribadito piena «solidarietà da parte del Consiglio regionale ai cittadini e alle amministrazioni locali duramente colpite dalle condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato gran parte del territorio italiano».


PER APPROFONDIRE: Calabria, territorio da tutelare: «La chiave è l’uomo»


Mancuso ha inoltre rivolto un ringraziamento alla Protezione civile e a tutti coloro che si stanno impegnando nella messa in sicurezza delle persone e delle aree colpite dal maltempo.

Italia, un Paese "fragile"

Il presidente Mancuso ha, poi, evidenziato gli impatti devastanti dell’ondata di maltempo, citando frane, allagamenti e difficoltà sulla viabilità. «Il ciclone temporalesco ha provocato vittime, frane e allagamenti, evidenziando, ancora una volta, la continua evoluzione dei fenomeni atmosferici attraverso i cambiamenti climatici ed il fragile assetto idrogeologico in cui versa il nostro Paese. Immagini drammatiche sono arrivate, in particolare, dalla Liguria, dall’Emilia Romagna e dalla Calabria, dove si sono registrate notevoli difficoltà sulla viabilità stradale».



Guardando in particolare alla Calabria, il presidente Mancuso ha ricordato il tratto dell’autostrada A2 tra Pizzo e Lamezia Terme chiuso per allagamenti, ma anche la voragine che si è aperta sulla statale 280, inghiottendo un’auto, fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri. Queste situazioni d'emergenza, ha evidenziato, sono riflesso non solo dei cambiamenti climatici, ma anche della fragilità idrogeologica del Paese:
«Le forti piogge continuano a cancellare ingenti investimenti pubblici e privati, e interi progetti di vita. Eventi alluvionali annualmente danneggiano paesaggi, case, aziende e infrastrutture, specialmente in Calabria».

Prevenzione e azioni concrete per il futuro

Il presidente Mancuso ha, infine, rimarcato l'importanza della prevenzione e del contrasto al dissesto idrogeologico: «Gli eventi alluvionali che colpiscono annualmente la Calabria non sono eccezioni». Per questo - ha aggiunto «è necessario promuovere una cultura del territorio basata sulla tutela ambientale e la mitigazione degli impatti, andando oltre le polemiche del giorno dopo. Servono piani operativi concreti e responsabili per affrontare in modo efficace le calamità naturali, purtroppo sempre più frequenti nel nostro Paese».

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