Fondazione Ambrosianeum: Milano, “Cristiani testimoni, a confronto con Carlo Maria Martini”
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“Comincia una nuova epoca della storia”: così la testata tedesca on line Die Zeit definisce, con un titolo, l’esito del voto elettorale statunitense dal quale esce vincitore Donald Trump. “Con la vittoria di Trump, il nazionalismo autoritario sta conquistando il cuore della democrazia occidentale”, scrive Thomas Assheuer. “La paura trionfa sulla speranza con la vittoria della presidenza di Trump: come è successo?” titola invece il britannico The Guardian in un commento durissimo di David Smith in cui si definisce la vittoria di Trump “una catastrofe per il mondo”; dell’America scrive che “non diventerà un’autocrazia da un giorno all’altro, ma ormai non c’è dubbio che questa sia una democrazia in decadenza”. Parafrasando liberamente Oscar Wilde conclude: “Eleggere Trump una volta può essere considerato una disgrazia; eleggerlo due volte sembra una follia”. Anche per il francese Le Monde, che titola il suo editoriale “La fine di un mondo americano”, la vittoria di Trump “è la fine di un ciclo americano, quello di una superpotenza aperta e impegnata sul mondo, desiderosa di affermarsi come modello democratico – la famosa ‘città che splende sulla collina’ decantata dal presidente Ronald Reagan”. Per lo spagnolo El Mundo, si tratta di un “trionfo netto, travolgente, totale del leader repubblicano, che ha ottenuto non solo una vittoria, ma anche mano libera per cambiare gli Stati Uniti da cima a fondo”. El Pais segnala invece che “il ritorno del repubblicano alla Casa Bianca darà impulso ai movimenti estremisti che si stanno rafforzando in diversi Paesi europei”. La testata di sinistra polacca Wyborcza apre con una analisi sugli elettori: “Bianchi, ignoranti, cattolici e latinos. Trump deve a loro la sua vittoria” e, guardando alla situazione dell’Ucraina, scrive che ora Zelensky dovrà “contare sulla imprevedibilità” del nuovo presidente americano. Per la pagina online del quotidiano ungherese Magyar Hirlap l’esito è un “chiaro segnale del desiderio di cambiamento”, mentre per l’austriaco Kronen Zeitung “Trump trionfa e ha di fronte a sé il potere assoluto”.
Fonte: AgensirFondazione Ambrosianeum: Milano, “Cristiani testimoni, a confronto con Carlo Maria Martini”
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