Avvenire di Calabria

Elezioni europee: urne aperte nei Paesi Bassi. Istituzioni Ue vigilano per contrastare la disinformazione

di Redazione Web

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Sono 13 milioni e 300mila gli elettori olandesi chiamati oggi alle urne per il rinnovo dell’Europarlamento. Tradizionalmente nei Paesi Bassi si vota infatti di giovedì. Poi, da domani a domenica, toccherà agli altri elettori dei restanti 26 Paesi Ue. Le urne si chiuderanno per ultime proprio in Italia, domenica 9 giugno, alle ore 23. Quindi l’attesa per i risultati. “Le elezioni europee sono un fiore all’occhiello della democrazia europea”, spiegano dall’Europarlamento. “Ma, come documentato ad esempio dell’Osservatorio europeo sui media digitali, gli attori della disinformazione provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ue cercano di minare l’integrità del processo elettorale, la fiducia nei processi democratici in generale e seminare divisione e polarizzazione nelle nostre società”.
“Istituzioni, autorità, attori della società civile e verificatori di fatti come l’Osservatorio europeo sui media digitali, la rete europea di standard di verifica dei fatti e EUvsDisinfo hanno rilevato e denunciato numerosi tentativi di fuorviare gli elettori con informazioni manipolate negli ultimi mesi”. Gli attori della disinformazione avrebbero diffuso, sempre secondo l’Europarlamento, “false informazioni su come votare, scoraggiato i cittadini dal votare o cercato di seminare divisione e polarizzazione prima del voto. A volte questi tentativi di inganno consistono nell’inondare lo spazio informativo con un’abbondanza di informazioni false e fuorvianti. Spesso politici e leader di alto livello vengono presi di mira da campagne di manipolazione dell’informazione. Diverse politiche europee sono spesso bersaglio di disinformazione: sostegno all’Ucraina, Green Deal europeo e migrazione”.
“Sebbene le minacce ci siano, lo sono anche le risposte collettive dell’Ue. Sulla base di un chiaro mandato della leadership politica, le istituzioni dell’Unione affrontano da anni la sfida derivante dalla manipolazione e dall’interferenza delle informazioni straniere, inclusa la disinformazione”. Questi sforzi si svolgono “in stretta collaborazione e coordinamento tra le istituzioni e con il coinvolgimento di un’ampia gamma di altri portatori di interessi, come gli Stati membri dell’Ue, i media, i verificatori dei fatti e la società civile, al fine di condividere approfondimenti, scambiare esperienze e migliori pratiche e coordinare le risposte”.
L’Ue lavora a stretto contatto con i partner del G7
“L’Ue ha sviluppato azioni dedicate per contrastare la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere, comprendente una serie di strumenti che vanno dalla consapevolezza situazionale e dallo sviluppo della resilienza alla legislazione e alle leve diplomatiche. Tutti questi sforzi si svolgono sempre nel pieno rispetto dei valori fondamentali europei, come la libertà di espressione e la libertà di opinione”.
Le istituzioni dell’Ue hanno promosso diverse attività, tra cui campagne di sensibilizzazione e iniziative di alfabetizzazione mediatica, “per aumentare la resilienza della società contro la disinformazione e la manipolazione delle informazioni”.

Fonte: Agensir

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