Avvenire di Calabria

Il verdetto delle principali sfide calabresi e il risultato nell'area metropolitana di Reggio Calabria

Il ritorno di Lucano e non solo. Ecco i principali risultati in Calabria delle comunali

Tra conferme, sorprese e ritorni a catalizzare l'attenzione mediatica è senza dubbio la doppia vittoria del sindaco del modello Riace

di Redazione Web

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Il ritorno alla guida di Riace di Mimmo Lucano è sicuramente tra i risultati più significativi delle elezioni comunali che si sono disputate in Calabria.

La doppia festa di Lucano, eletto europarlamentare e rieletto sindaco di Riace

Lucano non solo ha festeggiato la sua prima volta al Parlamento europeo, ma anche la sua rielezione a sindaco del comune che è diventato modello d'accoglienza dei migranti, nonostante le note vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto negli anni passati.


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Lucano, si ricorderà, era decaduto dalla carica di sindaco nel 2018 dopo il suo arresto nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride.

L'inchiesta aveva portato alla condanna di Lucano in primo grado a 13 anni e due mesi di reclusione, quasi il doppio rispetto a quella richiesta dalla Procura della Repubblica di Locri. La condanna era stata poi ridotta, in appello, a un anno e mezzo, con pena sospesa.

«Gramsci - ha commentato Lucano all'ANSA - diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. Ed io l'ho fatto».

Sul doppio ruolo politico che andrà a svolgere ha poi aggiunto: «Ancora non so come mi dividerò tra gli impegni al Parlamento europeo e quelli di sindaco, ma per me sarà sicuramente facile e, soprattutto, non cambierà il mio rapporto con la politica vissuta».

«Io sono uno come tanti e credo di avere gli anticorpi giusti per non creare distanze con i cittadini. Riace ha avuto una storia e un'esperienza fantastica. Ha accolto persone in fuga dalle guerre e dalle miserie. È un'opera che non si vede perché immateriale, ma è questo il nostro biglietto da visita», ancora Lucano.

Comunali, gli altri risultati in Calabria

È ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra a Vibo Valentia, unico capoluogo di provincia al voto per le comunali in Calabria.

A contendersi lo scranno di sindaco saranno infatti Roberto Cosentino, dirigente della Regione Calabria, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d'Italia, movimento "Indipendenza" e tre civiche, e il competitor di centrosinistra Enzo Romeo, già primo presidente dell'allora neocostituita provincia vibonese, che oltre ad essere sostenuto da Pd e M5s ha al proprio fianco Alleanza Verdi Sinistra-Liberamente progressisti ed una lista civica.

Gioia Tauro, al ballottaggio due donne

È tutta al femminile la sfida a Gioia Tauro, dove Simona Scarcella, del centrodestra, dovrà vedersela al ballottaggio con la candidata civica Maria Rosaria Russo.


PER APPROFONDIRE: Europee, la prima volta di Reggio Calabria: con la Princi ecco chi sono gli altri calabresi a Strasburgo


Scarcella e Russo - rispettivamente con il 39,21% e il 35,43% - hanno messo fuori gioco gli altri due candidati espressioni di coalizioni civiche, l'ex sindaco Renato Bellofiore, rimasto fermo al 7,55%, e Rosario Schiavone, fermatosi al 17,81%.

Corigliano-Rossano, riconferma per Stasi. La forzista Straface paga i "ritardi" del centrodestra

Riconferma "trionfale" a Corigliano-Rossano, terza città per popolazione della Calabria, nata dalla fusione delle due realtà urbane, per il sindaco uscente, Flavio Stasi, sostenuto da un "quasi" campo largo, con Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e dalle formazioni espressione dei movimenti civici "Corigliano Rossano Pulita", "Uniti per Stasi", "Città libera", "Corigliano Rossano futura" e "Gente di mare".

Contro Stasi, eletto con oltre il 60% dei consensi, nulla ha potuto la candidatura della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, espressione della coalizione di centrodestra, con Fi, FdI e Lega, più Azione e liste civiche "Uniti per Corigliano-Rossano", "Civico popolare per una città viva", "Citta' futura noi moderati" e "Movimento del territorio".

I sindaci eletti nell'area metropolitana di Reggio Calabria

Tra riconferme, ritorni e risultati scontati, sono in tutto 24 i sindaci eletti nell'area metropolitana di Reggio Calabria, su 25 comuni chiamati al voto nella tornata elettorale dell'8 e 9 giugno.

Ad Agnana, il sindaco è Giuseppe Cusato. Cusato che ha raccolto 240 voti era anche l'unico candidato.

Ad Ardore, Giuseppe Campisi si impone sul contendente Gianfranco Sorbara, ottenendo 1689 voti contro i 1168 dello sfidante.

Risultato scontata a Bagaladi, dove Santo Monorchio, unico e solo candidato, è stato riconfermato sindaco, avendo ottenuto il quorum necessario.

A Benestare Domenico Mantegna vince la sfida su Daniele Nastasi con 925 voti contro 605.

A Bivongi, il sindaco eletto è una donna: Grazia Zaffino che si impone con 487 voti sullo sfidante Ernesto Franco che ha ottenuto 267 voti.

Bova Marina vede festeggiare il forzista Andrea Zirilli che con 1316 preferenze si impone sulla rivale Daniela Iriti che ha ottenuto 919 voti.

Canolo elegge sindaco l'unico candidato presentatosi alle elezioni, Francesco La Rosa. Unica candidata anche a Cardeto che riconferma l'uscente Daniela Crocefissa Artuso.

A Cittanova, dove era sfida a quattro, la spunta Domenico Antico che con il 39% dei consensi si impone su Domenico Bovalino (26,9), Alessandro Cannatà (22,38) e Anselmo La Delfa (11,60).

Feroleto della Chiesa ha scelto come sindaco Antonio Tranquilla che batte Antonino Fiorello per 565 voti contro 503.

Gerace elegge Rudi Lizzi con 991 voti contro i 625 di Salvatore Galluzzo.

Alberto Morano è il nuovo sindaco di Laureana di Borrello. Ha ottenuto 1785 preferenze contro le 1038 della sfidante Eleonora Palmieri.

A Martone sindaco è Giorgio Imperirtura con il 59,60% dei consensi contro i 40,40 dello sfidante Nicola Limoncino.

Nella sfida a tre di Monasterace, si impone Carlo Murdolo che supera il 50% dei consensi, pari a 1021 voti. Hanno raccolto 807 voti Palmiro Spanò e 211 Alessandro Zannino.


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A Oppido Mamertina si impone Giuseppe Morizzi. Con 1572 preferenze diventa il nuovo sindaco, spiazzando l'uscente Bruno Barillaro che ha ottenuto 1041 preferenze e la candidata donna Margherita Mazzeo che ha ottenuto 412 voti.

Il sindaco di Portigliola è Rocco Luglio che vince con 389 voti contro 299 la sfida contro Pasqualino Panetta.

A Riace torna sindaco Domenico Lucano. Lucano ha ottenuto 509 voti, imponendosi sugli sfidanti Francesco Salerno che ha ottenuto 384 voti e sull'uscente Antonio Trifoli, arrivato terzo con 206 preferenze.

Alessandro Giovinazzo vince la sfida di Rizziconi, raccogliendo 2542 voti contro i 1777 della rivale Teresa Collufio.

A Roccella Ionica, riconferma plebiscitaria per Vittorio Zito che con 3214 voti ottiene il 90,54% dei consensi contro lo sfidante Nicola Iervasi che ottiene 336 preferenze.

Sant'Alessio d'Aspromonte saluta il ritorno di Francesco Marra che ottiene il 94,74% dei consensi contro il rivale Pietro Cartellà.

Antonio Barillaro è sindaco a San Giovanni di Gerace, con 161 voti contro i 140 del rivale Antonio Vincenzo Galluzzo.

Unico candidato, Pasquale Brizzi viene eletto sindaco di Sant'Ilario dello Ionio. Stesso discorso a Scido, dove unico avversario di Giuseppe Zampogna è stato il quorum. Anche a Stignano c'era un solo candidato: si tratta di Giuseppe Trono, anche lui eletto sindaco.

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