Avvenire di Calabria

Guido Leone, già dirigente tecnico dell'Ufficio tecnico regionale, evidenzia come - rispetto ai diritti degli alunni con disabilità - esistono tuttavia delle differenze consistenti fra Nord e Sud

Disabilità in classe, c’è ancora tanto da fare in Calabria

Guido Leone *

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La scuola italiana è ai primi posti nel mondo per spirito di accoglienza e capacità di inclusione. Lo riconosce l’Ocse nei suoi abituali rapporti , confermando un primato del quale il nostro Paese deve sentirsi orgoglioso. Tuttavia il tema della disabilità continua ad essere uno dei più difficili da affrontare nel nostro sistema scolastico. Anche se esiste una normativa che esige la piena inclusione scolastica, sono evidenti e persistenti da tempo varie criticità di non poco conto, dalla insufficiente assistenza in classe alla presenza di barriere architettoniche, alla carente formazione degli insegnanti di sostegno, agli inadeguati e talvolta assenti servizi di supporto, che le varie indagini nazionali evidenziano impietosamente. Il rapporto Istat fotografa le criticità del pianeta disabilità: si evidenzia che soltanto il 32% delle scuole in Italia risulta accessibile dal punto di vista fisico– strutturale. Esistono tuttavia delle differenze consistenti fra Nord e Sud: nel primo caso i valori sono migliori superando la media nazionale (40%).Tale percentuale inizia a scendere nelle regioni del Centro (32%) e tocca i livelli più bassi nel Mezzogiorno (26%). In Calabria la situazione è fortemente precaria: il 58,8% delle scuole non è accessibile per la presenza di barriere fisiche mentre il 74,7% non lo è per la presenza di barriere senso–percettive che portano la regione ad essere ultima nel Paese. I dati mostrano come la barriera più diffusa nelle scuole italiane sia la mancanza di un ascensore o la presenza di un ascensore non adatto al trasporto delle persone con disabilità (63%).

Tuttavia negli ultimi cinque anni si è registrato un miglioramento nel livello di accessibilità per la riduzione delle barriere fisiche.

L’Istat pone il problema anche su altri ostacoli all’inclusione degli alunni disabili, e cioè gli strumenti informatici a supporto della didattica. Una scuola su 4 risulta carente di postazioni. In Calabria le postazioni informatiche adattate all’integrazione sono presenti nel 73,1% delle scuole primarie, nel 77,3% delle medie inferiori e nell’80,2% delle superiori, pari alla media nazionale. Il rapporto evidenzia ancora che la collocazione delle postazioni informatiche in classe in Calabria é nella media dei vari ordini di scuola pari al 39,6%, inferiore alla media nazionale; mentre è superiore al dato nazionale per il posizionamento di tali strumentazioni in laboratori appositi. Il dato medio riferito ai tre ordini è del 62,6% a fronte della media italiana del 56,9%.

Nel report si evidenzia che, laddove vi è un maggior numero di docenti specializzati si rileva un numero minore di assistenti all’autonomia e alla comunicazione e viceversa. Sono circa 48mila, con un rapporto alunno/assistente pari al 5,1, ma nel Sud l’offerta è decisamente inferiore (6,5 alunni ogni assistente). In Calabria il rapporto è di 6,7.

Non c’è dubbio che bisogna riservare una più idonea attenzione su ciò che sarà il futuro profilo professionale dei docenti di sostegno strettamente legato all’ istituzione di nuove classi di concorso specifici. Questo potrà riequilibrare e armonizzare i percorsi formativi. Inoltre, potrebbe contribuire a rendere più razionale e più efficiente l’assegnazione degli incarichi al personale docente di sostegno specializzato e di conseguenza il mantenimento della continuità educativa e didattica. Intanto, ormai, è conto alla rovescia per l’avvio dei corsi di specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità nei vari ordini di scuola. Le nuove date indicate dal Miur per lo svolgimento dei test preselettivi per l’accesso ai corsi sono il 15 ed il 16 aprile prossimi.

Nella nostra regione l’Università della Calabria ha avuto assegnati 940 posti (250 per l’infanzia, 350 per la primaria, 150 per la secondaria di primo grado e 200 per le secondaria di secondo grado). Presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria sono disponibili invece 200 posti (30 infanzia, 60 primaria, 60 media primo grado, 50 secondaria superiore). Infine, è notizia di questo mese la proroga al primo settembre della riforma del sostegno disposta dall’Esecutivo con la speranza che sappia coniugare le esigenze di cambiamento e innovazione che il sistema scolastico necessita con la trentennale esperienza dell’integrazione scolastica.

 
* Già dirigente tecnico Usr Calabria

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