Diocesi: Asti, giovedì 31 ottobre la “Veglia dei Santi” presieduta dal vescovo Prastaro
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Un accordo quadro per l’ “Anno giubilare mariano e della rinascita” in programma nel 2026 nel Santuario di Monte Berico a Vicenza. A sottoscrivere l’intesa – che coinvolge la Diocesi di Vicenza, i frati Servi di Maria, la Regione Veneto, la Provincia e la Città di Vicenza e la città di Vicenza – sono stati oggi il priore di Monte Berico padre Carlo Rossato; il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto; il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia; il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin: il sindaco del Comune di Vicenza Giacomo Possama, nella sala del Refettorio del Santuario Santa Maria di Monte Berico.
L’inizio ufficiale dell’anno giubilare avverrà il 7 marzo 2026, giorno che ricorda la prima apparizione della Vergine Maria avvenuta a Monte Berico nel 1426. In un tempo di pestilenza che affliggeva il territorio, la Madonna apparì ad un’umile popolana, Vincenza Pasini, offrendo un’inattesa prospettiva di speranza alla comunità berica e indicando il luogo dove due anni più tardi sorgerà il Santuario.
“Desideriamo affidare il nostro cammino di comunità alla Madre celeste che apparve due volte sul colle e che da seicento anni presiede questo luogo così amato dalla gente, offrendo sostegno, conforto, pace e speranza – ha detto p. Rossato -. Per andare incontro alle persone, per far conoscere a molti la storia e il presente della devozione mariana, tra le iniziative giubilari di particolare valenza simbolica, abbiamo avviato le due ‘Peregrinatio Mariae’, una diocesana già in itinere, e l’altra che raggiungerà nel prossimo biennio i vicentini nel mondo”. Il logo dell’Anno giubilare mariano 1426-2026 è stato disegnato dai ragazzi della scuola primaria “L. Zecchetto”. “Accogliendo le richieste della popolazione, il vescovo Onisto elesse nel 1978 la Madonna di Monte Berico a patrona principale della città e della diocesi di Vicenza. Il legame tra la popolazione e la Madonna di Monte Berico è molto forte perché a Lei si ricorre in occasioni piuttosto difficili – ha dichiarato mons. Brugnotto -. Il 2026, per la diocesi sarà un anno giubilare in continuità con il Giubileo indetto da papa Francesco con il quale si è invitati a metterci in cammino, pellegrini di speranza”.
Obiettivo dell’accordo quadro, si legge in un comunicato congiunto, organizzare “iniziative celebrative, anche di natura culturale e sociale, che sanciscano il forte legame che da secoli lega il Santuario mariano all’intero territorio vicentino e regionale” con l’intento di “sviluppare il turismo religioso-culturale” creando “una sinergia tra Santuario e città”. All’interno dell’accordo è prevista l’istituzione di una cabina di regia, in cui sono rappresentati tutti gli enti sottoscrittori.
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