Avvenire di Calabria

Diocesi: Vicenza, domani messa presieduta dal vescovo Brugnotto in ringraziamento per i nuovi beati fratel Faccin e padre Didonè

di Redazione Web

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Domani alle 16, nella chiesa di Villaverla (Vi) il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto presiederà la messa di ringraziamento per i nuovi beati vicentini, fratel Vittorio Faccin, di Villaverla (Vi) e padre Giovanni Didonè, di Cusinati di Rosà (Vi).
Entrambi missionari saveriani, uccisi il 28 novembre 1964 insieme a p. Luigi Carrara, saveriano bergamasco, ed al sacerdote congolese p. Albert Joubert. Nella memoria collettiva sono stati fin da subito ricordati come i “martiri della fraternità” perché, pur abitando in due missioni diverse, a Baraka e a Fizi, i quattro missionari erano percepiti come una sola comunità dalla popolazione locale.
Lo scorso 18 agosto ad Uvira (diocesi di Uvira, Congo) sono stati dichiarati beati. La celebrazione è stata presieduta dal card. Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, concelebrata da numerosi vescovi, tra i quali mons. Brugnotto, e diversi sacerdoti, compresi don Simone Stocco, co-parroco dell’unità pastorale Caldogno-Villaverla, e don Andrea Bruttomesso, co-parroco dell’unità pastorale di Rosà-Cusinati.
La celebrazione di domani, si legge in un comunicato, “permette a tutta la diocesi di Vicenza di rendere grazie per i due nuovi beati, testimoni di una santità che si incontra nella quotidiana missione che ciascuno vive, proprio come i quattro beati della fraternità che hanno vissuto portando in modo semplice il Vangelo a chi non lo conosceva”. Inoltre, “permette di unire i sentimenti di gratitudine alla speranza per il mandato ai missionari in partenza per la prima volta o in ri-partenza per altre terre, momento forte che normalmente viene vissuto nella veglia missionaria”.
La diocesi berica ha un terzo motivo di gioia per il mandato ai nuovi gruppi ministeriali che il vescovo darà .“Non mancano i motivi per ringraziare il Signore – dichiara mons. Brugnotto -: la terra berica offre infatti generosamente molti figli e figlie che si dedicano con grande disponibilità a portare l’annuncio del Vangelo in tanti modi”.

Fonte: Agensir

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