Avvenire di Calabria

Diocesi: Venezia, pellegrinaggio dei giovani. Il patriarca Moraglia, “il rispetto è la base dell’amore: se non rispetto una persona non la amo”

di Redazione Web

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Una festa per la fede del popolo di Dio: questa è da sempre la celebrazione annuale della festa della Madonna della Salute per i veneziani, che ricorre oggi 21 novembre. Ieri sera, a partire dalle 18.30, si è svolto l’annuale pellegrinaggio dei giovani con il patriarca Francesco Moraglia, dal campo San Maurizio alla basilica della Salute con la testimonianza del gruppo musicale “The Sun”. I giovani veneziani hanno pregato insieme il rosario camminando per calli e campielli e hanno attraversato il ponte votivo galleggiante, giungendo alla Salute.

Francesco Lorenzi e Riccardo Rossi, rispettivamente frontman e batterista del gruppo “The Sun”, hanno raccontato la storia del loro successo musicale e anche le derive e i rischi di una vita dissipata in pericolosi eccessi. Poi la conversione e l’incontro con Cristo che ha segnato una grande svolta nella loro esistenza personale e nella carriera musicale. Subito dopo il patriarca Francesco ha offerto la sua riflessione ai più di mille ragazzi seduti attorno a lui nella grande rotonda della basilica mariana, e ha voluto anche proporre una meditazione a partire dai tragici eventi di questi giorni: “Siamo vicini al papà, alla sorella, a tutti i suoi familiari ed amici. Cosa porta un uomo a pensare che una donna sia un oggetto di sua proprietà? La mancanza di umanità, l’incapacità di avere relazioni personali, il non essere cresciuti come uomini. Il rispetto è la base dell’amore: se non rispetto una persona non la amo. La libertà non è un assoluto (e qui quanti cattivi maestri ci sono!): io sono libero se considero la libertà altrui una linea invalicabile”.

Nel rapporto di coppia, ha spiegato Moraglia, “il rispetto si costruisce nelle piccole cose, quelle di ogni giorno. E se si avverte che si è soli in tale impresa, allora si deve accettare che tale rapporto è impossibile. Nel rapporto tra amici, tra ragazzo e ragazza, tra fidanzati, non si può dire: ho scherzato, ero stanco, ti ho voluto mettere alla prova e… mille altre espressioni simili che sono solo comode vie di fuga e, in fondo, bugie. L’altro, nel rapporto di coppia, è colui che mi fa crescere se con lui imparo ad entrare nel pronome ‘noi'”, ha concluso il patriarca..

Fonte: Agensir

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