Avvenire di Calabria

Diocesi: Reggio Calabria su concerto di Fedez, “chiamati ad accogliere anche chi si oppone alla fede cattolica”

di Redazione Web

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La diocesi di Reggio Calabria-Bova, “pur riconoscendo che la scelta dell’amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all’interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica”. Lo si legge in una nota della diocesi calabrese che in occasione delle prossime solennità in onore della patrona, la Madonna della Consolazione “desidera esprimere alcune considerazioni riguardo alle discussioni sorte in merito ai festeggiamenti civili organizzati dal Comune di Reggio Calabria, che vedranno quest’anno anche la partecipazione del cantante Fedez”. Come cristiani, “siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente. La presenza di un artista le cui produzioni musicali possono aver sollevato critiche per il contenuto dei testi, non deve – sottolinea la nota – distoglierci dal nostro mandato evangelico: accogliere tutti, anche chi ci insulta, come raccomanda Gesù nel Vangelo, e testimoniare con la nostra presenza e il nostro comportamento il Vangelo della Carità e del perdono”. La Madonna della Consolazione è “simbolo di accoglienza, protezione e conforto per tutto il popolo reggino: credenti e non credenti. Chi parteciperà ai festeggiamenti civili, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, potrà cogliere nella gioiosa devozione del nostro popolo una testimonianza viva di fede e di unità. Anche Fedez, quindi, potrà costatare la profonda adesione del popolo reggino ai valori della fede: avremo occasione di dare testimonianza cristiana”, conclude la nota della diocesi che invita tutti i fedeli a “vivere questi giorni con spirito di serenità e condivisione, evitando di assumere atteggiamenti difensivi o apologetici e senza dimenticare lo spirito delle celebrazioni mariane: l’amore incondizionato di Dio, che abbraccia tutti e ci chiama ad essere strumenti di dialogo e riconciliazione”.

Fonte: Agensir

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