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Saranno presentate le storie di una gravidanza inaspettata, di depressione, di morte, di disabilità, di sofferenze, di malattie, di violenza, di genitori che perdono un figlio. “La speranza – scrive il vicario generale don Roberto Asta nella presentazione rifacendosi a don Tonino Bello – è audace e fa vedere oltre la paura e lo sconforto. Se innesteremo in noi la speranza di Cristo, la sua forza rinnoverà le nostre esistenze. Lasciamo dunque che la sua speranza trabocchi in noi. La sua Pasqua è il momento della speranza che esplode e scatena una grande speranza per noi. Lasciamoci contagiare dalla speranza portata da Cristo per imparare a coltivarla in noi. Per coltivare occorre seminare, anzi ‘lasciarsi contaminare inguaribilmente dalla speranza della risurrezione’. La partecipazione alla Via Crucis sarà pertanto l’occasione – aggiunge don Roberto Asta –, per invocare dal Signore la grazia di vivere una salda attesa, affinché la Chiesa e ciascuno di noi possa divenire portatore di speranza e luce nel nostro mondo sconvolto da tanta sofferenza”.
Fonte: Agensir