Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Morandi (Reggio Emilia), “la fede salva e guarisce dal male, genera la vita”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


La fede salva e guarisce dal male. Lo ha ricordato l’arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Giacomo Morandi, rivolgendosi agli iscritti all’Azione Cattolica diocesana riuniti in assemblea nella parrocchia di Pieve Modolena.
La fede è stata il focus della lectio del presule che ha commentato il brano del Vangelo di Marco in cui si narra della guarigione dell’emorroissa e della resurrezione della figlia di Giairo (nome che significa: Dio fa sorgere), capo della sinagoga: un “miracolo sandwich”, come alcuni biblisti commentano. Gesù – ha evidenziato l’arcivescovo – si confronta con il male, con la morte ed è la fede che vince. Il racconta parte dalla riva del mare di Galilea, dove il Signore pone la sua cattedra; Israele non è un popolo di navigatori, non ama il mare, perché vi è il grande nemico il Leviatano.
Coinvolgendo ragazze e ragazzi presenti all’incontro, mons. Morandi con uno stile colloquiale e semplice ha saputo affrontare una tematica assai impegnativa, annuncio del Vangelo e testimonianza della fede, a cui i soci dell’Azione Cattolica sono chiamati ad aderire. Mons. Morandi, richiamando il teologo Danielou, ha osservato che l’ottimismo mondano – andrà tutto bene! – è il peggior nemico della speranza, che passando attraverso la prova del Venerdì Santo, giunge però alla resurrezione. L’emorroissa, malata da 12 anni, e la dodicenne figlia di Giairo sono assimilate dalla impossibilità di generare la vita; la guarigione, grazie alla fede, vince la sterilità. Infatti – ha sottolineato il presule – la fede è la condizione per essere fecondi; essa, infatti, è un incontro con una persona, che si vede e si ascolta: è quanto avvenuto a André Frossard, l’autore di “Dio esiste, io l’ho incontrato”.
Il compromesso – ha ancora notato l’arcivescovo – può dare frutto nell’immediato, ma poi è sterile; la fede fa camminare dove sembra impossibile: essere toccati da Gesù, come ha fatto con le due donne del brano evangelico, cambia ognuno e lo rende capace di generare altri alla fede.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: