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Circa 40 giovani, dai 15 ai 25 anni, accompagnati dall’arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Giorgio Ferretti, hanno camminato lungo le strade in cui ha vissuto e operato don Peppe Diana, sacerdote ucciso dalla mafia.
L’iniziativa, promossa dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Foggia-Bovino e fortemente voluta dall’arcivescovo mons. Giorgio Ferretti, mira a far riflettere i ragazzi su come è possibile costruire percorsi virtuosi di legalità anche in contesti in cui la criminalità organizzata è profondamente radicata nel territorio. È stato un percorso di speranza, di testimoni ed esempi virtuosi. I giovani hanno potuto toccare con mano il male che genera morte ma, allo stesso tempo, hanno visto i germogli di speranza che ridanno futuro ad un’intera comunità. Solo operando insieme è possibile edificare una cultura della legalità capace di generare vita. A tal proposito mons. Ferretti ha esortato i giovani ad avere “uno sguardo ampio sulla realtà e ad essere giovani impegnati nella realizzazione del bene”. Queste le sue parole: “Siete testimoni nella vostra quotidianità che è possibile costruire speranza anche nella nostra terra. Amatela, studiate e lavorate insieme per il bene comune. Siete coraggiosi e audaci”. Infine, ha lasciato i ragazzi con un interrogativo: “Ora cosa possiamo fare?”.
Fonte: Agensir