Avvenire di Calabria

Custodia del Creato: don Bignami (Cei), “le Chiese oggi devono offrire parole di speranza”

di Redazione Web

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Il lavoro della cura mette al centro le reti comunitarie e rifiuta il paradigma tecnocratico che non accetta il limite: lo ha sottolineato don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, intervenendo al panel sul tema “Etica e pratiche di responsabilità”, durante la sessione di formazione ecumenica del Sae, al Monastero di Camaldoli. “In questa visione – ha osservato – non ogni aumento di potere è un progresso per l’umanità. Da Cartesio –‘Penso dunque sono’ – a Marion – ‘Amo dunque sono’ – ci sono due orizzonti completamente diversi: non la divisione tra soggetto e soggetto, che è devastante, ma la capacità di amare, che riconosce il valore della persona”.
Don Bignami ha poi presentato le pratiche di responsabilità della comunità cristiana in atto tra i cattolici e non solo: “Torna il tema della speranza, perché se c’è una cosa che le Chiese devono fare oggi è offrire parole di speranza e invitare alla speranza. L’essere umano, come mostra la Bibbia, nel riconoscimento del dono è in grado di avere cura della fragilità dell’altro”. Come Chiesa cattolica italiana, ha ricordato, “nel 2006 abbiamo istituito la Giornata nazionale del Creato dentro al Tempo del Creato che va dal 1° settembre al 4 ottobre. La Cei ha creato da tempo il gruppo ‘responsabilità verso il creato’ che nel 2021 si è rinnovato prendendo la denominazione di Tavolo di studio ‘Custodia del creato’, nel quale da qualche tempo sono entrati anche alcuni ortodossi e riformati”. Per realizzare l’ecologia integrale della Laudato si’ è stata promossa la nascita delle comunità energetiche rinnovabili, “che sono una fonte energetica ecologica e democratica, perché non solo evitano il ricorso alle fonti fossili, ma responsabilizzano le persone, le famiglie e le comunità nella produzione e nel consumo di energia. Danno voce alle istanze locali: si pensi alle possibilità future per le aree interne, che spesso soffrono isolamento e abbandono”. Ci sono poi il Progetto Policoro, sul tema dell’economia e del lavoro; la Giornata del Ringraziamento per i frutti della terra, e la Giornata del Mare, dedicata ai marittimi e al mare.

Fonte: Agensir

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