Avvenire di Calabria

L'idea: «I giovani devono essere visti come risorsa e non come problema e la vera sfida educativa è iniziare a prenderli sul serio»

Comunità educante, a Reggio un’alleanza tra Scuole e associazioni

La proposta di Mario Nasone (Agape): riscrivere il patto educativo

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Da quasi un anno, un gruppo di scuole e di associazioni reggine hanno iniziato un percorso di collaborazione per cercare di rispondere alle sfide educative che il nostro territorio pone in modo drammatico e complesso.
Un episodio che tanta preoccupazione e sdegno aveva suscitato in città, l’aggressione alla fine del mese di Maggio al parroco del Soccorso don Giorgio Costantino da parte di alcuni giovani, è stata la molla che ha spinto le associazioni educative più importanti della città ad incontrarsi per tentare di fare una lettura condivisa di questi eventi e soprattutto di individuare proposte ed interventi da proporre anche alle istituzioni.

I partecipanti hanno condiviso l’idea che la questione educativa non è una questione emergenziale ma ha radici antiche, anche perché da tempo non si investe più in educazione mentre imperversano i luoghi comuni con bassa credibilità degli adulti e delle proposte.

Con adolescenti che vivono un vuoto di speranza, emarginati dal progettare il proprio futuro, addormentati con il tempo vissuto a bivaccare nelle sale gioco sempre più diffuse in città.

Una vera e propria destabilizzazione delle relazioni, un modello culturale che ha reciso i legami, che porta ad avere 100 amici ali e non averne nessuno vero, luoghi virtuali che fanno ricadere nelle paure, dove i giovani imitano gli adulti e adulti imitano i giovani.
Con una percentuale altissima di minori che vivono in famiglia separazioni e conflitti, con un preoccupante aumento della dispersione scolastica e dove la scuola è rimasta l’unica agenzia educativa che di fatto è stata delegata a rispondere ai bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza.

Dal confronto è emerso con chiarezza che per potere agire con maggiore efficacia bisogna convincersi che nessuna agenzia educativa da solo può farcela e per questo bisogna riscrivere il patto educativo, ripartire dalle relazioni che danno responsabilità e capacità di resilienza.
Dove i giovani devono essere visti come risorsa e non come problema e la vera sfida educativa è iniziare a prenderli sul serio, per questo vanno responsabilizzati a diventare adulti, cercando di alzare l’asticella e non giocare al ribasso.

I partecipanti a quel primo hanno ritenuto di continuare il confronto sia in termini di lettura della complessità del mondo minorile e giovanile, sia decidendo di avviare la ricerca di possibili percorsi condivisi di lavoro congiunti.
Anna Nucera, nella sua qualità di Assessore alla Istruzione, in collegamento con gli assessori alle politiche giovanili del Comune e della Città Metropolitana, si era impegnata a dare una sponda istituzionale al percorso avviato.
Nei mesi successivi sono stati coinvolti 11 Istituti comprensivi e 4 scuole secondarie che hanno aderito al manifesto sulla comunità educante lanciato dalla rete Crescere al Sud.

Venti le associazioni aderenti (moltissime di ispirazione cattolica) assieme alla Diocesi di Reggio-Bova che con il Vescovo Giuseppe Fiorini Morosini ha aderito da subito e con interesse alla iniziativa delegando un referente della pastorale scolastica.
Successivamente, dopo una mappatura dei bisogni e delle risorse dei soggetti dell’alleanza educativa si è iniziato nelle scuole aderenti a sperimentare delle attività tra scuole ed associazioni, a vivere i primi eventi formativi congiunti con il coinvolgimento anche del Tribunale per i Minorenni e con il mondo dello sport, ad incontrarsi per dare stabilità al gruppo di lavoro.

Alla luce dei risultati positivi raggiunti, tutte le Istituzioni scolastiche e le associazioni che hanno sperimentato questa alleanza hanno concordato di dare maggiore stabilità ed organicità al lavoro svolto attraverso la formalizzazione di un accordo di partenariato tra organismi ed Istituzioni ed associazioni operanti nel territorio reggino disponibili a sottoscrivere un protocollo di impegni ed a garantire servizi ed interventi con gratuità.

Sarà anche attivata una short list di cittadini professionisti che si dichiareranno disponibili a mettere a disposizione dell’alleanza competenze e tempo.
Un momento importante sarà l’evento organizzato per Mercoledì 16 maggio alle ore 16 all’Auditorium Gianni Versace che vedrà la presenza del maestro di strada Marco Rossi Doria che tratterà il tema “Verso una comunità educante” con la partecipazione del mondo della scuola e, delle associazioni e dei cittadini interessati.

Un cantiere che si è appena aperto, quella della costruzione della comunità educante a Reggio Calabria. Sarà un percorso lungo e difficile ma se vissuto come cantiere di speranza per un futuro migliore per i nostri ragazzi sarà sicuramente foriero di risultati positivi e certamente benedetto dal Signore.

Articoli Correlati