Avvenire di Calabria

Da imbarcazione per la tratta dei migranti a "laboratorio" nautico per il monitoraggio dell'ecosistema marino

Completata la missione, rientra a Reggio Calabria la barca della legalità

Intitolata alla memoria del capitano De Grazia sarà accolta presso la banchina di levante del porto cittadino

di Redazione Web

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Rientra oggi a Reggio Calabria "Eva I", la barca della legalità intitolata alla memoria del Capitano De Grazia e simbolo di un impegno concreto verso la promozione della cultura del rispetto delle regole, ma anche del mare. L'imbarcazione sarà accolta con una cerimonia organizzata dalla Sezione Reggio Calabria della Lega Navale Italiana, alle 19:30 presso la banchina di levante del porto della città.

Reggio Calabria, rientra al porto la barca della legalità

L'evento, denominato "Mare di Legalità", non solo celebra il ritorno di "Eva I", ma rappresenta anche un'occasione per riflettere sulle iniziative intraprese e future, tutte mirate a diffondere la cultura della legalità e il rispetto per l'ambiente marino.


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La Lega Navale Italiana di Reggio Calabria ha infatti portato avanti numerosi progetti per coltivare nella cittadinanza il senso del rispetto delle regole e dell'ambiente, creando relazioni proattive tra enti pubblici e privati del territorio e alimentando lo spirito di collaborazione attraverso il progetto "Mare di Legalità".


PER APPROFONDIRE: Il mare come risorsa, ascolta il podcast con il professor Felice Arena


Durante l'evento, saranno presenti numerose autorità e personalità del mondo politico, istituzionale e delle associazioni. Tra gli ospiti figurano il Presidente della Lega Navale Italiana Sezione Reggio Calabria, Antonino Nicolò, il Delegato della Calabria Meridionale della Lega Navale Italiana, l'architetto Sandro Dattilo, il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, la Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazie Lisa Arena, e il Direttore dell'Autorità Portuale di Reggio Calabria, l'ammiraglio Giuseppe Sciarrone.

Saranno presenti anche Giusy Caminiti, Sindaco della città di Villa San Giovanni, Giuseppe Quattrone, Direttore dell'Agenzia dei Beni Sequestrati e Confiscati per il Sud Italia, Antonio Di Noto dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli direzione territoriale Calabria, e rappresentanti dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Calabria.

Un confronto tra cittadini e istituzioni per promuovere la legalità

Insieme agli ospiti si dialogherà su temi cruciali come la legalità, la tutela dell'ambiente marino e lo sviluppo sostenibile del territorio. Sarà un'occasione per condividere esperienze, prospettive e strategie per un futuro all'insegna della legalità e del rispetto per il nostro prezioso mare.

La cerimonia non sarà solo un momento istituzionale, ma rappresenterà un'opportunità significativa per tutta la cittadinanza di Reggio Calabria e dintorni di partecipare attivamente alla promozione della legalità e del rispetto per il mare. Moderato da Raffaele Mortelliti, direttore di Strill.it e del progetto di marketing territoriale Costa Reggina, l'evento si propone di essere un punto di partenza per future collaborazioni e iniziative che coinvolgano istituzioni, associazioni, media e cittadini nella promozione di un "Mare di Legalità".

La storia e la funzione di "Eva I", la barca della legalità intitolata al Capitano Natale De Grazia

Eva I è intitolata all'Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Natale De Grazia. La "barca della Legalità" è stata confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti e affidata alla Lega Navale Italiana Sezione di Reggio Calabria per lo svolgimento di iniziative di pubblico interesse e sta conducendo attività di monitoraggio ambientale nell'ambito del protocollo d’intesa siglato con ARPACal.

Questo accordo prevede il supporto nautico per la campionatura tramite sonde specifiche e la raccolta di campioni delle acque della fascia meridionale della Calabria. Le missioni specifiche di campionatura vengono effettuate con il personale di ARPACal o durante le attività di avvicinamento al mare e alla vela, oltre che durante la formazione nautica.


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I campioni raccolti vengono poi analizzati da ARPACal per fornire un immediato riscontro sulle condizioni delle acque, inclusa la balneabilità e la possibile tossicità, tramite il loro portale. Questa attività non solo contribuisce alla tutela ambientale, ma rafforza anche il legame tra la comunità e il mare, promuovendo una cultura di rispetto e legalità.

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