Editoria: dall’8 novembre in libreria “La Bibbia breve del pellegrino” a cura del gesuita Luis Alonso Schökel
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“Francesca Cabrini conosceva e rispettava le regole del tempo, della Chiesa, per portare avanti la sua missione. È stata la prima donna a fondare un ordine religioso. Aspetto caratterizzante era il suo opporsi allo status quo, alla società. È ciò che noi donne viviamo tutti i giorni: il dover sempre imporci e far capire il nostro valore, distruggere il pregiudizio che hanno gli uomini e talvolta anche le donne”. Così Cristiana Dell’Anna, protagonista del film “Francesca Cabrini”, in uscita nei cinema italiani dal 17 ottobre ma con un’anteprima speciale il 13, 14 e 15, con Dominus Production.
Diretto da Alejandro Monteverde (“Bella”, “Little Boy” e “Sound of Freedom”), il film è una produzione italo-statunitense tra cui figura Angel Studios (la serie “The Chosen”). Tra i protagonisti anche Giancarlo Giannini, Romana Maggiora Vergano, John Lithgow, Federico Ielapi e David Morse. Al progetto ha collaborato la famiglia Bocelli: la canzone originale “Dare to Be” è interpretata da Andrea Bocelli e dalla figlia Virginia, mentre Veronica Berti Bocelli è tra i produttori esecutivi.
“Per molti anni – ha dichiarato il produttore J. Eustace Wolfington – ho rifiutato di fare un film su Francesca Cabrini. Non volevo realizzare il ritratto di una santa, ma un film alla ‘Gandhi’, perché lei era una donna coraggiosa, di grande valore. Il progetto era iniziato nel lontano 1973 e ci confrontammo con Martin Scorsese e lui mi diede una dritta, quella di prendere un’attrice italiana”.
Cristiana Dell’Anna ha poi aggiunto: “Dalle tante biografie che ho letto su Francesca Cabrini, emergeva il ritratto di una giovane donna vivace, che sognava la libertà di poter scegliere. E lo ha fatto attraverso il lavoro che ha compiuto, quello di missionaria. Di fatto era una donna che non voleva essere comandata da nessuno. Siamo in un’epoca in cui tante donne, come lei, cambiano le carte in tavola, ad esempio Eleonora Duse o Matilde Serao. Cabrini lo fa a modo suo, nel suo ambito: attraverso il suo essere missionaria decide il proprio destino, progetta la sua vita, pur stando all’interno della Chiesa”.
Le fa eco Giancarlo Giannini, che interpreta Papa Leone XIII: “Un film bellissimo, che racconta una donna straordinaria, precaria in salute, che ha portato avanti le sue idee in un modo eccezionale. È un bene realizzare questi film, che queste storie si conoscano”.
Reduce dal successo di “C’è ancora domani” e “Il tempo che ci vuole”, Romana Maggiora Vergano ha lasciato trasparire tutto il suo entusiasmo per il progetto su santa Francesca Cabrini: “È una figura che trasmette fede nel senso più ampio del termine: sì in senso spirituale, cristiano, ma anche sociale e umanitario. In più, il film veicola un messaggio di uguaglianza, che una mano tesa va sempre accolta. Un messaggio di grande contemporaneità”.
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