Avvenire di Calabria

Nonostante le difficoltà causate dalla guerra, l'iniziativa della diocesi di Reggio Calabria-Bova continua la sua missione in Terra Santa

Casa Kerigma “cresce”, l’appello di don Valerio

Il sacerdote reggino, fidei donum a Gerusalemme, rivolge un invito ai confratelli e alle comunità dello Stretto perché sostengano il progetto

di Redazione Web

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Nel suo primo anno di attività, Casa Kerigma, situata a Gerusalemme, ha accolto circa settanta persone tra sacerdoti, laici, seminaristi e famiglie. Nonostante nell'ultimo anno, a causa della guerra, ci siano stati meno pellegrini, il progetto nato dalla collaborazione tra la diocesi di Reggio Calabria-Bova e il Patriarcato di Gerusalemme, sotto il patrocinio del Dicastero per le Chiese Orientali, non ha abdicato alla sua missione. Anzi, l'ha riadattata alla luce delle mutate esigenze.

Casa Kerigma: faro di speranza e "ospedale dell'anima" in Terra Santa

Casa Kerigma, animata dall’associazione Attendiamoci ODV, continua a rappresentare un faro di speranza e un "ospedale dell’anima" per coloro che vivono in Terra Santa. Ci si è dedicati, infatti, non solo all'accoglienza dei pochi pellegrini in arrivo, ma di tutti coloro - tra italiani e stranieri, sacerdoti e laici - che vivono a Gerusalemme per lavoro, studio o volontariato. «Abbiamo, altresì, aumentato le occasioni di incontro con la ricchissima Chiesa locale e giovani israeliani e arabi. Casa Kerigma, così, è divenuta sempre più un ambiente dove si esercita la “cura” della consolazione, particolarmente in questo tempo di guerra e sconforto», spiega il responsabile, don Valerio Chiovaro (nella foto a corredo dell'articolo con alcuni operai durante i lavori).



Il sacerdote reggino fidei donum a Gerusalemme, tornato in Terra Santa da qualche settimana, non nasconde il clima di disperazione, paura e rabbia percepito. «Sebbene nella Città Santa non ci siano pericoli fisici – testimonia don Valerio Chiovaro – tante sono le mutilazioni dell’anima». «E proprio la situazione attuale rende ancora più necessaria l’esistenza di luoghi dove sanare le ferite e costruire relazioni che ristabiliscano un clima di fiducia e di riavvicinamento, specialmente tra i giovani. Un ospedale dell’anima che, riproponendo lo stile del Cenacolo, si dedichi a quanti arrivano e a quanti abitano in questa Città», prosegue.

Un nuovo "spazio" per Casa Kerigma

Di fronte a queste sfide e questa convinzione, il Patriarca di Gerusalemme ha deciso di destinare un nuovo immobile per sostenere e ampliare le attività di Casa Kerigma. Dopo due anni di attività nel compound dei Cappuccini, ha deciso di destinare un immobile per far crescere il progetto. «Si tratta di un appartamento pienamente integrato col tessuto cittadino di Gerusalemme, una casa tra le case, un luogo di grande importanza per la Chiesa di Gerusalemme. Finora era abitato da donne e uomini di profonda spiritualità, che hanno contribuito, con una testimonianza di vita santa, alla costruzione del dialogo tra i popoli, con lo stile dello stare-tra, dell’essere porta-a-porta-con», spiega don Valerio.

Tuttavia, per rendere pienamente funzionale l’appartamento, concesso in comodato, sono necessari importanti lavori di ristrutturazione, stimati in circa 30.000 euro. Gli interventi previsti comprendono la creazione di nuove stanze, il rifacimento dei bagni, la riorganizzazione della cucina e il riallestimento della cappella. Inoltre, sarà necessaria la revisione degli impianti elettrici e idraulici e l’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Il progetto vuole far sì che Casa Kerigma possa continuare la sua missione, diventando un punto di riferimento stabile e duraturo.

L'appello di don Valerio per sostenere la missione in Terra Santa

Per questo, don Valerio ha lanciato un appello ai sacerdoti dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova per raccogliere fondi a sostegno del progetto. In una lettera indirizzata ai confratelli, «dopo aver fatto un passaggio col nostro Vicario Generale», il fondatore di Attendiamoci sottolinea come «ogni contributo, grande o piccolo, aiuterà a costruire questo luogo di rimarginazione delle ferite e di guarigione dell’anima».

Ogni comunità potrà contribuire a sostenere il progetto, «espressione anche della nostra diocesi», ancora le parole di don Valerio, con una donazione una tantum attraverso questo link: https://donate.stripe.com/14k0129A88Bc7e0002 oppure tramite una donazione ricorrente all’indirizzo https://www.cipermettidi.it/casakerigma. L'altra modalità è il bonifico bancario ad Attendiamoci ODV ETS, IBAN IT04E0306234210000001357909, Banca Mediolanum S.P.A. con la causale "Donazione Casa KerigmaGerusalemme", oppure attraverso altre modalità di raccolta e sostegno. Ogni donazione sarà fondamentale per completare i lavori e sostenere la missione di Casa Kerigma.

L’appello di don Valerio è non solo a contribuire con offerte, ma anche a sostenere il progetto e la missione di Casa Kerigma attraverso la preghiera e a considerare... «l’opportunità di un pellegrinaggio personale, per toccare con mano le sofferenze di questi popoli e sperimentare il "ministero della consolazione" che anima questa "particolare" Chiesa di Gerusalemme».

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