Avvenire di Calabria

Calanna protagonista della prima Domenica del Fai di settembre

Una esperienza di sé e del territorio, per conoscere, scoprire e rigenerarsi

di Redazione Web

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Connessioni profonde tra storia, cultura, natura e musica per i tanti partecipanti

Il primo settembre scorso, Calanna ha accolto la prima Domenica del Fai settembrina. Un evento di grande richiamo che ha saputo coniugare storia, cultura e natura. Per fare esperienza di sé e del territorio, per conoscere, scoprire e rigenerarsi.


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È stata organizzata dalla delegazione reggina del Fondo per l'Ambiente Italiano, guidata da Dina Porpiglia, e dal gruppo Giovani Fai reggino coordinato da Claudia Montalto, in collaborazione con il Comune e la pro Loco di Calanna e diverse associazioni locali. La manifestazione ha attirato un folto pubblico desideroso di scoprire le meraviglie del territorio calabrese.

Prima tappa il Museo Archeologico di Calanna

La giornata è iniziata con un raduno presso il Museo Archeologico di Calanna. Dove i partecipanti sono stati guidati da esperti come il geometra Pietro Morena e il giovane Fortunato Princi della Proloco di Calanna. Con la premurosa accoglienza del sindaco, Domenico Romeo. Le visite hanno incluso le tombe dell'età del ferro, offrendo un'affascinante panoramica sulla storia antica della regione.

Un momento di particolare fascino è stato rappresentato dalla visita ai "Tafoni di Calanna". Imponenti e antichissime formazioni rocciose che hanno offerto uno spettacolo naturale di rara bellezza. Queste strutture, intatte nei secoli, hanno rappresentato un importante punto di interesse sia per i visitatori che per gli studiosi presenti. La manifestazione ha incluso anche la visita al Museo della Civiltà Contadina con la visita all’antico frantoio "Attinà". Un vero e proprio piccolo gioiello di archeologia industriale.

Un tuffo nell'antica cultura contadina

Il programma è poi proseguito con un’immersione nella cultura agraria locale attraverso il "Gaya Fest", presso l’Azienda agricola "Gaya – Mondo di Unione". Un’occasione per degustare i sapori tipici della zona e riflettere sulle tradizioni agricole e sulla tutela del paesaggio calabrese. La giornata ha potuto contare sulla partecipazione di esperti e narratori. Tra cui Francesco Tassone, Valentina Palco, Paolo Frascati, Letizia Casile, Dina Porpiglia, Rocco Gangemi e Alfonso Picone Chiodo, che hanno raccontato, fra rigore scientifico e poesia, le tradizioni legate alla coltivazione dell'ulivo. Le attività hanno permesso di esplorare la ricchezza botanica locale. Crogiuolo di biodiversità, tra gli ulivi secolari di un paesaggio mozzafiato proiettato sullo Stretto.

La giornata si è conclusa al tramonto con una performance musicale del maestro Alessandro Calcaramo e del gruppo Corde Libere, che hanno incantato il pubblico con strumenti antichi della tradizione calabrese all’interno dell’Orto dell’Astrologia. Parco a tema con decine di piante legate ai diversi segni zodiacali. Uno spazio è stato anche dedicato al benessere, con la possibilità di praticare yoga e esercizi di respirazione. Favorendo una connessione profonda con la natura circostante e arricchendo ulteriormente l’esperienza dei partecipanti.


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La Domenica del Fai reggino a Calanna si è rivelata un'occasione preziosa per esplorare e celebrare il ricco patrimonio storico e culturale della Calabria. Sottolineando l’importanza della sostenibilità e della valorizzazione delle risorse locali. Un evento che ha saputo combinare con eleganza e sobrietà il passato e il presente. Offrendo a tutti un’immersione autentica nella bellezza e nella cultura della regione. Una giornata pensata per offrire non solo un'occasione di svago, ma anche un'opportunità educativa per conoscere e preservare le ricchezze di Calanna. In un'ottica di sviluppo sostenibile e valorizzazione del patrimonio locale.

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