Avvenire di Calabria

Caritas attiva nella nostra regione in diversi progetti nazionali legati all'accoglienza di persone che cercano protezione da situazione di guerra o instabilità

Calabria, un’estate all’insegna dell’accoglienza e dell’inclusione

A Lamezia e Cosenza arrivato un contingente di quasi cento bimbi ucraini che trascorreranno l'estate a mare lontano dalla guerra. A Oppido Mamertina accolti profughi afgani giunti in Italia attraverso i corridoi umanitari

di Redazione Web

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Caritas Italiana rinnova anche quest’anno il progetto “Accoglienza e Vacanze Solidali”, offrendo un’opportunità di serenità e supporto per oltre 500 minori provenienti da Nikopol, Ucraina. Non solo i bambini ucraini, un'alternativa ai rischiosi viaggi della speranza, restano i corridoi umanitari attivati dalla stessa Caritas. In Calabria, arrivati in questi giorni 21 profughi afgani: accolti, saranno avviati in progetti di integrazione e inclusione.

Dall'Ucraina alla Calabria per un'estate lontana dalla guerra

Il tema scelto per il 2024, “È più bello insieme”, coinvolge numerose Caritas diocesane e mira a fornire un ambiente sicuro e stimolante per i bambini ucraini, aiutandoli a superare i traumi della guerra attraverso esperienze positive. La Caritas di Cosenza è stata tra le prime ad accogliere i bambini, in 50, giunti a Lamezia con un volo speciale. Attualmente, questi minori stanno soggiornando in un hotel sulla costa tirrenica, dove partecipano a diverse attività progettate per favorire la loro ripresa emotiva e psicologica.


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Le attività includono giornate al mare tra Amantea e Paola, escursioni in montagna nelle località silane e laboratori didattici, tutti organizzati dalla Caritas diocesana di Cosenza Bisignano in collaborazione con religiosi, operatori, volontari e la comunità locale.

Il progetto è finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’8xmille, permettendo ai minori e ai loro accompagnatori di trascorrere una vacanza in Italia, lontani dalla guerra e dalle difficili condizioni che affrontano da oltre due anni.

Una rete di solidarietà e dell'accoglienza che coinvolge molteplici realtà

Le Caritas di Cosenza, Lamezia Terme, Como, Senigallia, Iglesias, Jesi e Ugento – Santa Maria di Leuca ospiteranno i bambini in due turni distinti, dal 15 giugno al 30 agosto, presso strutture situate al mare e in montagna. Anche le Acli parteciperanno al programma, gestendo l’ospitalità di un gruppo in Piemonte.


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Il progetto - come ha avuto modo già di spiegare don Bruno Di Domenico, direttore della Caritas di Cosenza - «non è solo un progetto di accoglienza, ma è una straordinaria occasione di animazione di comunità».

L’iniziativa mira a creare una rete di solidarietà che coinvolga scuole, comuni, associazioni, la comunità ecclesiale e i giovani, con l’obiettivo di costruire una fraternità solidale e promuovere il tema della pace. Subito dopo Cosenza, in Calabria, toccherà anche alla diocesi di Lamezia Terme accogliere altri piccoli ospiti ucraini.

Accoglienza e inclusione per un'estate in Calabria

Oggi, invece, è la volta di 42 bambini e bambine con otto accompagnatori, che, provenienti da Nikopol in Ucraina, trascorreranno quindici giorni di spensieratezza a Lamezia Terme, lontano da quel territorio dilaniato dalla guerra.

Un gesto di speranza che, come detto dal direttore della Caritas diocesana, don Fabio Stanizzo, in un’intervista a Radio Vaticana, «diventa concretezza» per questi bambini che «hanno perso la casa, i genitori, ma non hanno perso la speranza perché nei loro occhi si legge e si vede il desiderio di continuare a vivere».


PER APPROFONDIRE: Migranti, Morrone a Radio Vaticana: «Contro le tragedie del mare serve una visione politica di ampio respiro che coinvolga tutta Europa»


«Con questo progetto vogliamo, in modo concreto, prenderci cura di questi nostri fratelli e sorelle che, meno fortunati di noi, in questo tempo stanno vivendo ancora sotto le bombe e le macerie della guerra», ha spiegato ancora Stanizzo. Nei mesi scorsi, infatti, sono stati tanti i volontari, tra cui anche la comunità ucraina presente in Diocesi, che hanno contribuito alla stesura di un programma di iniziative per far sì che questi bambini possano vivere momenti di comunione e di serenità.

In particolare, i piccoli ucraini sopiti della diocesi lametina andranno al mare, dove sono stati tanti i lidi che hanno accolto la proposta della Caritas, in Sila e parteciperanno anche alle varie iniziative che stanno prendendo il via o hanno già preso il via negli oratori con i Grest e l’Estate ragazzi.

A Oppido Palmi, profughi afgani accolti grazie ai corridoi umanitari

Sono arrivati nei giorni scorsi a Fiumicino, con un volo proveniente da Islamabad, 191 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari promossi da Conferenza episcopale italiana (attraverso Caritas italiana), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.

I cittadini afgani, rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021, sono stati trasferiti in diverse regioni per essere, subito, avviati verso l’integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua e dall’inserimento lavorativo, grazie ad un progetto totalmente a carico degli organismi proponenti, sostenuto da alcune Ong, tra cui Solidaire, che ha contribuito all’organizzazione del volo dal Pakistan, Fondazione Pangea e Nove Onlus, che per mesi hanno messo in sicurezza una parte dei nuclei familiari nelle loro safe house. 

I profughi sono stati accolti in case e strutture messe a disposizione dalle Caritas diocesane, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalle Chiese protestanti italiane, dai circoli Arci, nonché da associazioni e cittadini italiani, che hanno offerto i loro appartamenti per ospitare. Per quanto riguarda la rete Caritas, le diocesi coinvolte sono Catania, Milano e Oppido Mamertina Palmi, che si prenderanno cura di 21 persone.

300 rifugiati accolti in sicurezza in due anni

Con questo arrivo Caritas italiana porta a conclusione il suo impegno di trasferire in sicurezza dal Pakistan e dalla Turchia oltre 300 rifugiati afghani in due anni. «Moltissime famiglie con bambini – afferma Caritas – in questi anni hanno trovato sicurezza e serenità in Italia e in Europa, dopo lunghi periodi di precarietà vissuta nella paura e nel nascondimento». 


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«A breve – viene annunciato – si apriranno nuovi corridoi umanitari e lavorativi dalla Giordania per dare forza e gambe ad una intuizione che con il tempo si è trasformata in un progetto che può diventare un modello europeo».

«Come sempre l’ emozione è stata tangibile e negli occhi dei bimbi si scorge la luce del futuro, un futuro, si spera, ricco di pace e serenità», il commento degli operatori Caritas di Oppi-Palmi che, a Fiumicino, nell'accogliere i nuovi arrivati.

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