Avvenire di Calabria

L'iniziativa è stata inaugurata nei giorni scorsi: è frutto della sinergia tra Università Mediterranea, MetroCity e altre istituzioni del territorio

Reggio Calabria, nasce il primo bosco urbano per combattere il cambiamento climatico

Un vero e proprio piano di riforestazione cittadina: in tutto piantumati 5 mila alberi e arbusti mediterranei

di Redazione Web

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Reggio Calabria ha un nuovo polmone verde è stato inaugurato nei giorni scorsi un bosco urbano frutto della sinergia tra Università, Città metropolitana e altri attori del territorio.

Un bosco urbano nel cuore della città di Reggio Calabria

Nell’ambito delle attività della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2024, è stato presentato il progetto "Riforest@graria", il primo bosco urbano realizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria.



Durante l’evento, è stata inaugurata la nuova area collinare che ospita questa importante opera di riforestazione, alla presenza del Rettore Giuseppe Zimbalatti e delle autorità cittadine e regionali, tra cui il sindaco Giuseppe Falcomatà, il consigliere metropolitano Salvatore Fuda e il neo Direttore del Dipartimento di Agraria, professor Marco Poiana. All’evento hanno preso parte anche i vertici dei Carabinieri forestali, guidati dal Comandante Regione Calabria, colonnello Giovanni Misceo.

5 mila alberi per regalare nuovo respiro al territorio

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti ha commentato con soddisfazione il risultato del progetto, spiegando come la piantumazione di 5.000 alberi e arbusti mediterranei rappresenti un contributo significativo agli obiettivi europei in tema di riforestazione urbana e cambiamento climatico. «La realizzazione di questo bosco urbano – ha dichiarato Zimbalatti – non è solo un intervento di decoro per un'area marginale, ma un’opera di ricostruzione del paesaggio forestale che un tempo caratterizzava le colline attorno alla città». Ha poi sottolineato l’impatto positivo per la comunità universitaria: «Questo ecosistema migliorerà la qualità della vita di studenti, docenti e cittadini che frequentano la cittadella universitaria».


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Allo stesso tempo, il neo Direttore del Dipartimento di Agraria, professor Marco Poiana, ha sottolineato l’importanza della manifestazione in termini accademici. Secondo Poiana, il progetto rappresenta una perfetta integrazione delle missioni didattiche, di ricerca e di sviluppo territoriale del dipartimento. «La creazione di questo bosco urbano dimostra il nostro impegno nella formazione di professionisti competenti in Scienze Forestali ed Ambientali, Scienze Agrarie e Tecnologie Alimentari, oltre a promuovere la ricerca e il dialogo con il territorio», ha affermato.

Istituzioni insieme a sostegno dell'ambiente

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha elogiato il lavoro svolto dall’Università Mediterranea e dalla Città metropolitana, evidenziando come la collaborazione tra istituzioni possa portare a risultati concreti. «Siamo molto soddisfatti di aver realizzato questo progetto in sinergia con l’università», ha dichiarato Falcomatà. «Questo intervento, finanziato attraverso i fondi del Decreto Clima, migliorerà l’aspetto ambientale delle colline che ospitano il Dipartimento di Agraria, contribuendo anche alla riforestazione e alla mitigazione del cambiamento climatico».



Falcomatà ha poi spiegato che la piantumazione di migliaia di nuovi alberi non va vista solo come un’operazione di decoro urbano: «L’impatto di questo progetto va oltre l’estetica, influenzando la qualità dell'aria e contribuendo alla riduzione delle temperature, secondo le indicazioni dell’Unione Europea sui cambiamenti climatici».

Un presidio di legalità ambientale

Anche il colonnello Giovanni Misceo, Comandante dei Carabinieri Forestali della Calabria, ha sottolineato l’importanza di questo progetto dal punto di vista della tutela ambientale. «Questo bosco urbano rappresenta un formidabile presidio di legalità», ha affermato Misceo, «e la sinergia che si è creata con l’Università Mediterranea è un esempio virtuoso di come le istituzioni possano lavorare insieme per un futuro più sostenibile».

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