Avvenire di Calabria

Vent'anni fa entrava in vigore il Protocollo alla Convenzione Onu sui diritti dell'Infanzia che vieta il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati

Bambini soldato, è la Giornata della denuncia

Il fenomeno più volte denunciato dal Papa, Francesco: «È un crimine abominevole»

di Redazione web

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Il 12 febbraio è la Giornata mondiale contro l’uso dei bambini soldato. In questa data, nel 2002, è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia che vieta il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.


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Nel mondo si stima esita un "esercito" di circa 250 mila bambini soldato, sia maschi che femmine, che in almeno 14 paesi vengono impegati nei campi di battaglia. Nei loro confronti, abusi di ogni tipo sia a livello fisico che psichico. Minori impiegati come fossero fantocci, quando in realtà sono solo bambini che avrebbero diritto a un'istruzione e a ricevere amore e serenità in ambito familiare.

Bambini soldato, la denuncia del Papa

«I bambini soldato sono derubati della loro innocenza», ha più volte ripetuto papa Francesco nel definire «crimine abominevole» questo drammatico fenomeno. Un argomento sul quale il Santo Padre è intervenuto a più riprese, fin dall'inizio del suo pontificato. Con un forte invito rivolto alla comunità internazionale: «Fare tutto il possibile perchè la dignità dei bambini sia rispettata e venga posta fine a questa forma di schiavitù».

Toccante, si ricorderà, fu l'incontro che Bergoglio ebbe con i giovani in Uganda, durante il suo viaggio apostolico del novembre 2015. Il Pontefice si commosse ad ascoltare la testimonianza di un ragazzo, costretto a diventare un bambino-soldato. A lui e a tutti i giovani vittime di questa terribile piaga, il Papa rivolse parole di vicinanza e incoraggiamento. Li invitò a vincere l’odio con l’amore, nella convinzione che «Dio è più forte di ogni campagna di reclutamento».

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