Avvenire di Calabria

Domenica 22 settembre scoperta una gigantografia giubilare dedicata al messaggio per l'Anno Santo 2025

Bagnara Calabria, tempo di grazia e speranza: al via l’anno giubilare per l’Arciconfraternita del Rosario

L'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova Fortunato Morrone presiederà il Pontificale lunedì 7 ottobre

di Vincenzo Velardo

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L’Arciconfraternita del Santissimo Rosario di Bagnara Calabra dà inizio all’imminente anno giubilare: «un tempo di grazia per tutti noi!».

Giubileo, tempo di grazia per tutti: l'arciconfraternita del Rosario di Bagnara si appresta a viverlo

«Se io vengo perdonato, come faccio a non perdonare? Proprio io, che sono stato perdonato e raggiunto dalla misericordia e grazia di Dio? Ricordiamoci: Dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia (Rm 5, 20). Il Giubileo sia un tempo di grazia per tutti: l’arciconfraternita, la parrocchia, la diocesi, e sia un’azione di rinascita, un nuovo inizio per ciascuno di noi, per essere testimoni di fede, carità e speranza!». Così don Antonino Iannò, padre spirituale dell’Arciconfraternita di Maria Santissima del Rosario e co-parroco della parrocchia Santa Maria e i XII Apostoli, con sedi a Bagnara Calabra.


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Don Iannò, domenica 22 settembre, durante la Messa domenicale, ha ufficializzato l’apertura del Giubileo in occasione dei cent’anni dalla consacrazione dell’attuale Chiesa (1924-2024) e dei cinquant’anni dall’incoronazione del simulacro della Madonna che l’arciconfraternita venera (1925-2025), giorno 7 ottobre 2024 con il Pontificale presieduto da monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, e con la partecipazione di tutti i parroci e sacerdoti della città.

Questo tempo di grazia è l'occasione per ripercorrere la storia della Chiesa, non solo come ricordo di fatti e personaggi, ma come riflessione spirituale su quello che siamo stati, su quello che siamo e su quello che siamo chiamati a essere, per edificare la nostra Chiesa con una vita santa e con scelte individuali e collettive conformi al Vangelo. Fine di questo percorso è rinsaldare i vincoli di unità e comunione che ci fanno popolo di Dio. Siamo chiamati a essere una Chiesa in uscita, una Chiesa in cammino per il mondo!


PER APPROFONDIRE: Verso il Giubileo, in Calabria si pensa a un cammino di San Giacomo


Presto verrà presentato il programma dell’anno giubilare, che coinvolgerà le diverse realtà diocesane della città metropolitana di Reggio Calabria, ma non solo: anche associazioni, movimenti, istituzioni, il mondo della cultura e della scuola. Nel corso dell’anno si terranno iniziative culturali che faranno emergere la vivacità artistica e il fermento religioso della città di Bagnara e del territorio tutto.

La gigantografia giubilare una "provocazione": Dio abita nel cuore dell'uomo

Al termine della celebrazione, il padre spirituale insieme al priore hanno svelato la gigantografia posta sulla piazza Santissimo Rosario che presenta il motto del Giubileo: «Non sapete che siete tempio di Dio? Con Maria costruttori di speranza!». Il motto vuole essere una provocazione e, al tempo stesso, manifestare la consapevolezza che Dio abita nel cuore dell'uomo, e per questo egli è il vero tempio di Dio. Come orniamo e veneriamo l’edificio, dobbiamo rispettare e costruire la dimora senza fine nella nostra vita, attraverso gli insegnamenti di Cristo e di Maria, madre e modello della Chiesa, la quale per prima è stata tempio di Dio, custodendo nel grembo verginale il Verbo fatto carne. Anche noi siamo chiamati a essere un grembo generatore di Dio.


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Il tempo di grazia che vivremo sarà intensificato dall’anno giubilare universale, che ci chiama a essere pellegrini di speranza. Attraverso Maria, possiamo essere costruttori di speranza, perché noi siamo chiamati a costruire la speranza nel mondo e quindi a testimoniare e ravvivare la presenza di Dio in ciascuno di noi. Accogliamo l’invito di papa Francesco: «[…] Eleviamo il cuore a Cristo, per diventare cantori di speranza […] perché la sua melodia faccia vibrare le corde dell’umanità e risvegli nei cuori la gioia, risvegli il coraggio di abbracciare la vita».

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