Ordinato da monsignor Bertolone nella Cattedrale di Catanzaro. Presenti anche monsignor Michele De Rosa, monsignor Giancarlo Maria Bregantini e gli arcivescovi emeriti della diocesi di Catanzaro-Squillace.
Incontro con Enrico Bottero che apre il tour del Movimento di cooperazione educativa (Mce); al centro del dibattito le situazioni di apprendimento, come strumento concettuale per aiutare l’insegnante ad acquisire consapevolezza della sua azione.
Incremento del 22% di presenze rispetto al dato dello scorso anni. “Sforzi premiati”, commente il direttore del MArRC, Carmelo Melacrino. “Non solo ripartire e restituire un bene alla città, ma anche di fare del Museo una delle sedi della cultura regionale”.
L’Assessore alla Legalità lancia una proposta concreta di incisività sul territorio. “Tralasciamo – prosegue – le manifestazioni che lasciano il tempo che trovano, se non quello di costruire passerelle inconcludenti anche per chi sfila”.
L’annuncio del governatore della Calabria in difesa “di una vita felice ed un futuro sereno”. “Ciò che è emerso dalle indagini – prosegue il Presidente – fa rabbrividire: abusi perpetrati per due lunghi anni in un clima di generale omertà”.
L’Arcivescovo interviene sugli incresciosi fatti dello stupro di gruppo di una minorenne nel reggino. La prevenzione di questi episodi è urgente e non più derogabile; l’educazione va accompagnata dalla custodia dei figli.
Il mondo dell’informazione stampata sta subendo una veloce corrosione, superato e messo all’angolo da altri canali di comunicazione, più rapidi e immediati, o da servizi che non pretendono neppure di assomigliare al giornalismo, ma che – di fatto – rispondono a molte esigenze informative che un tempo erano soddisfatte solo da un giornale.I settimanali cattolici …
L’Assessore regionale alla politiche sociali introduce l’educazione al sentimento nelle scuole già dall’anno scolastico prossimo all’avvio. Azioni di sostegno alle vittime di abusi sessuali e vigilanza negli istituti per evitare altri casi simili a quello scoperto oggi dai carabinieri.
Il Garante per l’Infanzia della Regione Calabria sul caso di stupro di gruppo a Melito Porto Salvo che ha visto coinvolto anche il figlio del boss Iamonte. “La società non può far finta di niente: contribuire al contrasto alla cultura violenta”
Operazione del Comando dei Carabinieri, 9 arresti tra cui Giovanni Iamonte, figlio del boss Remingo già condannato in primo grado nella recente inchiesta ADA. Vittima una tredicenne che per tre anni è stata abusata sessualmente da dieci ragazzi.
