Nuovo incendio nella notte nella tendopoli di San Ferdinando, il campo, composto da baracche in legno e cellophane, più volte andate a fuoco anche recentemente. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti polizia e carabinieri.
Shoah, oggi ricorre il tempo della memoria collettiva sull’eccidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Un momento che non può essere puramente celebrativo, ma che deve essere proiettato necessariamente nell’attualità.
Durante il seminario sul Made In Italy è stato riconosciuto l’impegno legalitario dell’imprenditore reggino. L’iniziativa, tenuta al Teatro ‘Francesco Cilea’ della Città dello Stretto ha visto una larga partecipazione degli studenti reggini chiamati a riflettere sul tema della contraffazione. Vi proponiamo – in anteprima – uno stralcio dell’intervista a Paolo Bastianello, presidente del gruppo ‘Made In’ di Confindustria Nazionale.
L’iniziativa fortemente voluta dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari (nella foto) vedrà il coinvolgimento della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dell’Ente Parco dell’Aspromonte e di altri enti statali e locali presenti sul territorio.
Carmine Alvaro si trovava in un casolare nelle campagna pre-aspromontane, regno incontrastato del nonno omonimo detto ‘U cuvertuni’ considerato uno dei Mammasantissima della ‘ndrangheta unitaria di Reggio Calabria.
Domenica 21 l’incontro delle associazioni Scout della diocesi reggina. L’arcivescovo Morosini ha celebrato la messa: «Scegliete Cristo, aderite in modo totale al messaggio evangelico per riappropriarvi di un’autentica identità di cristiani».
Sabato sarà presentato in una conferenza stampa presso la sede del Centro Comunitario Agape. Hanno già aderito undici realtà associative con il sostegno del Forum provinciale del Terzo Settore. L’obiettivo è quello di rinnovare attenzione sul tema.
La riflessione del professore Antonino Spadaro, presidente dell’Istituto di formazione socio-politica ‘Monsignor Antonio Lanza’, che motiva il perché si può continuare a costruire un futuro nella Calabria delle trentamile partenze annue.
L’imprenditore e testimone di giustizia allontana l’idea del professionista antimafia. «Sono solo un cittadino»; sul grande esodo calabrese: «Le valigie ai nostri giovani le abbiamo fatte noi adulti».
Il Tribunale di Reggio Calabria ha rese pubbliche le motivazioni di condanna degli affiliati nel processo ‘Gambling’. A dare manforte all’attività investigativa sono state le dichiarazioni di Mariolino Gennaro, neo-collaboratore di giustizia.
