Avvenire di Calabria

Attacco a chiesa cattolica di Istanbul: messa di riparazione. Mons. Palinuro, “siamo sconcertati e impauriti ma non possiamo cedere alla paura”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“La nostra comunità è sconcertata e impaurita” ma “se abbiamo fede non possiamo cedere alla paura e alla disperazione. Non dobbiamo cadere nella tentazione di chiuderci”. È il messaggio lanciato questa sera da mons. Massimiliano Palinuro, Vicario apostolico di Istanbul per i cattolici di rito latino, nell’omelia pronunciata questa sera nella Messa di riparazione della chiesa della Natività di Nostra Signora a Büyükdere (Istanbul) dopo che domenica scorsa, 28 gennaio, ha subito un agguato terroristico. Alla liturgia eucaristica – presieduta anche dall’arcivescovo Marek Solczinsky, nunzio apostolico in Turchia – hanno partecipato vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli della comunità cattolica ma anche rappresentanti della Chiese sorelle, del gran Rabbinato di Turchia, autorità civili e personale di sicurezza.  Il vescovo ha ringraziato “di cuore tutti coloro che in questi giorni difficili ci sono stati accanto”.

Oltre alla consacrazione di un nuovo altare, alla messa si è pregato per Tuncer Cihal, l’uomo di 52 che ha “coraggiosamente” dato l’allarme per “cercare di salvare tutti” ma è rimasto ucciso in queste terribili circostanze. Mons. Palinuro non nasconde lo stato di sconcerto in cui è piombata la piccola comunità cattolica dopo l’attacco di domenica. “Ci domandiamo perché è accaduto tutto questo. Siamo preoccupati per il futuro. Il male del mondo è entrato persino in un luogo sacro e ha seminato sofferenza e morte”. “Qui in questa chiesa – dice ancora mons. Palinuro – sarebbe avvenuta una strage se il Signore stesso non avesse bloccato i killer facendo inceppare l’arma già pronta per continuare ad uccidere”. “Subito dopo questo attentato terroristico – confida il vescovo -, alcuni amici mi hanno consigliato di far chiudere le chiese e di celebrare la Messa a porte chiuse. Se così facessimo ci arrenderemmo al male e asseconderemmo i disegni perversi degli uomini malvagi che hanno cercato di compiere una strage in questa chiesa”.

Oltre alla paura, “l’altra tentazione” è “quella di odiare”. Ecco perché mons. Palinuro consegna oggi ai cattolici di Turchia un’altra indicazione: se l’odio si diffonde come “veleno mortale”, “il nostro cuore non deve essere avvelenato dall’odio”. Per la prima volta nella storia recente si è compiuto un attentato in un luogo sacro nella città di Istanbul, città simbolo della pacifica convivenza di culture diverse. “Siamo sicuri – ha concluso Palinuro – che questo evento è e deve rimanere estraneo all’indole pluralista di questa città e di questa nazione. Ciononostante questo terribile evento deve incoraggiare tutti – autorità civili e religiose – a lavorare perché i valori di fraternità e di tolleranza religiosa siano inculcati alle nuove generazioni. A nome di tutti i credenti e degli uomini di buona volontà, invito le autorità a vigilare affinché soprattutto nelle scuole si insegni a rispettare la religione dell’altro come la propria e a combattere ogni forma di discriminazione religiosa”.



Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: