Avvenire di Calabria

Arte: Roma, il 15 e 16 novembre la Curia Generalizia dei gesuiti ospita le opere dei giovanissimi pazienti oncoemetologici del Bambino Gesù

di Redazione Web

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“Resilienze: Quando la cura si fa arte” è il tema della mostra che raccoglie opere realizzate da bambini, adolescenti e giovani adulti in cura presso il Dipartimento di Onco-ematologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La mostra, che avrà luogo il 15 e 16 novembre, a Roma, presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù (Borgo Santo Spirito, 3A/4, ore 15-18:30), è una iniziativa delle Associazioni senza scopo di lucro “Davide Ciavattini Onlus” e “Edoardo Marcangeli”, supportate dall’instancabile lavoro delle loro pedagogiste, assistenti ludiche e maestre d’arte.

L’evento, spiegano le due associazioni, “rappresenta la tappa conclusiva di un percorso iniziato oltre un anno fa, durante il quale l’arte è stata non solo un potente strumento di empowerment, attraverso il quale i giovani hanno potuto esplorare sé stessi e le proprie potenzialità, ma anche un mezzo per creare un ponte tra il mondo dell’ospedale e la vita al di fuori di esso”. Il progetto intende sfruttare “i benefici dell’arte e della stimolazione della creatività, mettendo in luce il talento di ogni bambino, adolescente e giovane ragazzo e ragazza coinvolti e migliorare la loro qualità di vita durante la degenza”. Allo stesso tempo “fornire loro l’opportunità di ‘uscire’ dalla realtà ospedaliera; facilitare lo spostamento dell’attenzione dalla malattia e dalla cura alle proprie risorse e alle proprie potenzialità e la socializzazione”. Tutto questo grazie alla professionalità di pedagogiste, assistenti ludiche e maestre d’arte – operanti nel Dipartimento di Onco-ematologia a nome delle Associazioni “Davide Ciavattini ed “Edoardo Marcangeli” – che hanno applicato metodi tipici della ‘Pedagogia attiva’, attraverso la quale i partecipanti sono protagonisti attivi della loro esperienza e sollecitati alla narrazione e all’espressione di sé. La mostra è “un’occasione unica – concludono le associazioni – per rafforzare il legame tra cura e comunità, sensibilizzando la società sul tema delle malattie onco-ematologiche, ma con un messaggio in più: non è la malattia che ti definisce, ma la ‘tua’ meravigliosa, creativa forza interiore”.

Le opere in mostra, che vedono l’utilizzo di tecniche miste, sono state realizzate dai piccoli pazienti durante il loro tempo di ricovero. In parte traggono ispirazione da opere note di diversi artisti; in parte sono loro realizzazioni libere. I costi del progetto sono interamente sostenuti dalle Associazioni “Davide Ciavattini” ed “Edoardo Marcangeli”, che gestiscono due case d’accoglienza gratuita per famiglie e bimbi in cura per gravi malattie onco-ematologiche, offrono loro assistenza sociale e psicologica, favoriscono la ricerca e promuovono l’acquisto di apparecchiature ed il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini.

 

Fonte: Agensir

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