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Il 24 e 25 ottobre, a Milano, si è tenuta la decima edizione di “Giornate di Archeologia, arte e storia del Vicino e Medio Oriente”, realizzata dalla Fondazione Terra Santa in collaborazione con lo Studium Biblicum Franciscanum (Sbf). L’evento, riferisce il sito della Custodia di Terra Santa, è stata l’occasione per parlare delle recenti scoperte al Getsemani, della storia del Cenacolo, al Monte Sion, luogo fondamentale della presenza francescana a Gerusalemme e dei temi legati alla guerra in corso in Medio Oriente. Fra Eugenio Alliata, archeologo della Custodia, già professore dello Sbf e direttore del Terra Sancta Museum, in collegamento da Gerusalemme, ha presentato le recenti scoperte nell’area del Getsemani, di proprietà della Custodia di Terra Santa, in particolare il ritrovamento di una mikveh (bagno rituale) e quello della cappella bizantina dell’VIII secolo. Elisabetta Boaretto, del Weizmann Institute, ha offerto una lezione sulle più recenti acquisizioni scientifiche nel campo della datazione, in particolare sull’area esplorata nella valle del Cedron. Nell’anno centenario della “Basilica delle Nazioni”, la storica dell’arte Carla Benelli ha presentato storia e restauri dei mosaici che la arricchiscono. Nel suo intervento, ha ricordato la figura dell’architetto Osama Hamdan (scomparso a febbraio 2024) che si è speso per la tutela del patrimonio della Custodia e il coinvolgimento dei giovani di Terra Santa nella conservazione delle opere d’arte. Fra Eduardo Masseo, da pochi mesi archivista della Custodia di Terra Santa ed esperto della storia francescana del Cenacolo, ha illustrato le vicende della cessione nel XIV secolo, la questione della falsa tomba del re Davide, i rapporti complicati con i mamelucchi, fino all’espulsione nel 1552. Bartolomeo Pirone, accademico dell’Ambrosiana e arabista di fama, ha illustrato il lavoro da lui compiuto sui firmani e altri documenti legati a questo luogo conteso. Fra Amedeo Ricco, archeologo dello Sbf, ha trattato le questioni legate all’archeologia al Monte Sion, dove ragioni storiche e politiche impediscono ancora di compiere gli scavi necessari a una maggiore comprensione del luogo. Alle Giornate di Archeologia si è parlato, infine, della guerra in corso in Medio Oriente, dal fallimento degli Accordi di Oslo alla presentazione dei co-protagonisti dello scenario mediorientale: rispettivamente le monarchie arabe del Golfo (coinvolte in varia misura negli Accordi di Abramo con Israele) e l’Iran, che con i suoi alleati Hamas, Hezbollah, Houthi e altri ha dato vita a un “anello di fuoco” intorno a Israele. La giornalista di RaiNews24 Giulia Bosetti, che ha condotto inchieste sul passaggio di fondi dal Qatar ad Hamas con l’avallo del governo Netanyahu, ha portato esempi di come il giornalismo investigativo possa aiutare a leggere dinamiche economiche e di potere che si celano dietro una guerra come questa.
Fonte: Agensir