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Il 2 agosto 1969, Giuseppe Fiorini Morosini è stato ordinato sacerdote. Oggi, a 55 anni di distanza, la Chiesa reggina e la Comunità dei minimi, di cui per anni è stato guida, festeggiano l'arcivescovo emerito di Reggio Calabria - Bova.
Il cammino di monsignor Fiorini Morosini verso il sacerdozio è iniziato nel 1955, a soli dieci anni, quando è entrato nella Scuola apostolica dei Padri Minimi del Santuario di Paola. Qui, ha completato gli studi ginnasiali e liceali.
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Nel 1966, ha emesso i voti solenni nell’Ordine dei Minimi. La sua formazione si completa con una laurea in teologia presso la Pontificia Università Lateranense (1970) e il dottorato in filosofia all'Università di Messina (1975).
È invece il 2 agosto 1969 quando l'allora giovane giovane chierico riceveva l'ordinazione sacerdotale. Esattamente 55 anni. Appena 24enne, Giuseppe Fiorini Morosini celebrò la prima messa nella sua Paola.
PER APPROFONDIRE: ASCOLTA IL PODCAST | San Francesco di Paola e la sua calabresità nella testimonianza di monsignor Giuseppe Fiorini Morosini
Per ben due mandati, dal 1994 al 2006, è stato Correttore generale dei Minimi, distinguendosi per il suo impegno e le numerose pubblicazioni sulla spiritualità dell'ordine.
Il 20 marzo 2008, monsignor Morosini, è stato nominato Vescovo di Locri-Gerace, succedendo a monsignor Giancarlo Maria Bregantini. Ha ricevuto la consacrazione episcopale a Paola il 9 maggio 2008 dal cardinale Renato Raffaele Martino. Il 7 giugno 2008 ha fatto il suo ingresso nella diocesi di Locri-Gerace.
Durante il suo ministero sia sacerdotale che episcopale, ha sempre cercato di ispirarsi al rapporto con Gesù, con un forte legame con san Francesco di Paola.
Recentemente, proprio ad Avvenire di Calabria, Morosini ha spiegato come il Patrono della Calabria abbia "influito" sul suo ministero episcopale: «Ho cercato di ispirarmi a lui fondando tutto sul rapporto con Gesù: nel mio stemma si rintraccia l’alimentazione reciproca di fede e carità così come nel mio motto, "Vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato", rinsalda la volontà di specchiarmi sempre nella vita di Gesù nel mio impegno come vescovo».
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«San Francesco - ancora Morosini - è stato per me maestro proprio per questo perché ha alimentato il mio rapporto con Gesù per agire di conseguenza».
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