Solidarietà: Medici con l’Africa Cuamm, parte “Il Treno della Salute”
Solidarietà: Medici con l’Africa Cuamm, parte “Il Treno della Salute”
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
Negli ultimi 10 anni “la percentuale dell’allattamento esclusivo è aumentata del 10% raggiungendo il 48% a livello globale. Paesi diversi come Costa d’Avorio, Isole Marshall, Filippine, Somalia e Vietnam hanno raggiunto un grande aumento nei tassi di allattamento, mostrando che il progresso è possibile quando l’allattamento viene protetto, promosso e supportato. Per arrivare all’obiettivo globale del 70% entro il 2030, è necessario affrontare le barriere che donne e famiglie incontrano”. È quanto affermano, in una dichiarazione congiunta, Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef, e Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. Quest’anno, per la Settimana mondiale dell’allattamento (1-7 agosto) con il tema “Let’s make breastfeeding at work, work”, le due organizzazioni pongono attenzione sulla necessità di un più ampio supporto all’allattamento su tutti i luoghi di lavoro per sostenere e migliorare i progressi dei tassi globali di allattamento. Dai primi momenti di vita di un bambino, l’allattamento è l’intervento più efficace per la sua sopravvivenza e il suo sviluppo: lo protegge da malattie contagiose e ne rafforza il sistema immunitario, fornisce i nutrienti chiave necessari per crescere. In tutto il mondo i bambini che non vengono allattati hanno una probabilità 14 volte maggiore di morire prima di compiere i 5 anni, rispetto ai bambini che vengono allattati esclusivamente.
Di qui quattro raccomandazioni da Unicef e Oms: assicurare un ambiente che supporti l’allattamento per tutte le madri che lavorano – comprese coloro nel settore informale o con contratti temporanei – garantendo l’accesso a pause regolari per allattare e strutture che consentano alle madri di continuare ad allattare i propri figli una volta tornate al lavoro; concedere un congedo retribuito sufficiente a tutti i genitori che lavorano e a tutte le persone che si prendono cura dei bambini per rispondere ai loro bisogni. Questo comprende congedo di maternità retribuito per almeno 18 settimane, preferibilmente per un periodo di 6 o più mesi dopo il parto. Infine “aumentare gli investimenti sulle politiche e sui programmi che supportano l’allattamento in tutti gli ambiti, compresi programmi e politiche nazionali che regolano e promuovono il supporto del settore pubblico e privato all’allattamento per le donne sui luoghi di lavoro”.
Fonte: Agensir
Solidarietà: Medici con l’Africa Cuamm, parte “Il Treno della Salute”
Festa del cinema Roma: Policlinico Gemelli, la sala Medicinema una delle sedi dislocate. Per i pazienti film in anteprima e incontri con attori e registi
Ucraina: mons. Ryabukha (vescovo ausiliare Donetsk) a Tv2000, “la Russia vieta la presenza della Chiesa cattolica”
Tags: Agensirbreakingnews