Avvenire di Calabria

L'associazione nata 22 anni dall'intuizione di don Valerio Chiovaro e quattro giovani studenti universitari rilancia la sua sfida educativa anche per l'imminente inizio della bella stagione

Al Villaggio dei Giovani, Attendiamoci presenta le attività estive

Presente all'iniziativa anche il Sindaco Falcomatà che ha ringraziato l'Associazione per essere la testimonianza della Reggio “bella e gentile” che esporta il senso di comunità oltre i confini locali

di Redazione Web

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Al Villaggio dei Giovani, nel bene confiscato in contrada Ragaglioti, nella zona sud di Reggio Calabria, la presentazione delle Attività estive di Attendiamoci Onlus.

L'Associazione dedita al volontariato è nata a Reggio Calabria il 27 settembre del 2001 dall’entusiasmo di Don Valerio Chiovaro, e di quattro studenti universitari (Giovanni Mazza, Domenico Paino, Alfredo Pudano e Giuseppe Falcone) che condividevano la bellezza di una amicizia vera e la necessità di contagiare al bene.

Un cammino di crescita lungo 22 anni

In questi 22 anni l'Organizzazione ha continuato il cammino di crescita cercando come missione di intercettare (e riuscendoci) molteplici sfide educative. A portare il saluto del Comune e della Città metropolitana c'era il sindaco Giuseppe Falcomatà.


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Nel corso dell'evento le testimonianze dei protagonisti che hanno vissuto le attività in prima persona nei mesi passati e il programma di quello che succederà nelle settimane estive, con la divisione per età (medie da 11 a 1 anni; junior da 14 a 18 anni e universitari da 18 a 25 anni), incontri estivi settimanali e le attività trasversali che riguardano tutti e si svolgeranno sia al Villaggio che al parco Margariti di Bruzzano, a Lazzaro e a Santo Stefano d'Aspromonte. Anche un video registrato coi saluti di don Valerio che si trova attualmente fuori dai confini europei.


PER APPROFONDIRE: Il prefetto Vaccaro incontra i giovani di Attendiamoci


Dal primo cittadino sono arrivati i complimenti perché 22 anni di associazionismo non sono facili da portare avanti, in una città in cui proliferano le associazioni, ma poche sono quelle che riescono a resistere nel corso degli anni e anche attraverso il cambio generazionale.

Un'intuizione che ha dato i frutti sperati

L'intuizione di don Valerio ha portato i frutti sperati, secondo il sindaco, perché si è seminato bene. Il primo cittadino ha poi ringraziato l'associazione per tutte le attività in corso, poiché rappresenta non solo un'eccellenza della città ma una testimonianza di quanto Reggio è bella anche fuori. L'impegno a Milano, in Toscana, insieme a quello in altri luoghi, dimostra quanto la città sia capace di produrre un senso di comunità, come sta facendo Attendiamoci, ed esportarlo oltre i confini locali.


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Un ringraziamento ulteriore da parte del primo cittadino è andato all'attività svolta con e per i giovani, in particolare, in considerazione delle difficoltà che affrontano i ragazzi se non ci sono “agenzie educative” che consentono di far comprendere meglio valori e disvalori. Per il sindaco, infine, l'Associazione è la testimonianza della Reggio “bella e gentile”, non solo nelle cose, ma soprattutto nelle persone. Un'attività che aiuta la città a costruire un senso di comunità e di speranza.

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