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La proposta è stata avanzata durante i lavori del convegno “Endocrinologia dello Stretto” ospitato a Reggio Calabria.
Nucera: «Il nostro è un welfare di prossimità e di confronto con i cittadini. Il motto è osare»
Al CeDir il primo dei tavoli tematici per la programmazione del nuovo Piano di Zona. Competenze genitoriali, povertà educativa e donne in difficoltà, dunque l’intera “Area delle responsabilità familiari” al centro dei lavori coordinati dall’assessore comunale alle Politiche sociali e al Welfare Lucia Anita Nucera.
Il Piano di zona per la città dello Stretto rappresenta il più importante strumento di programmazione territoriale. E la sua realizzazione porterà dei cambiamenti significativi nella tradizionale prassi di programmazione delle politiche sociali.
«Dopo la manifestazione d’interesse, nel primo appuntamento, sono al lavoro tre tavoli di lavoro tematici con le realtà che operano sui territori l’Asp, il Terzo settore e gli altri operatori» ha spiegato l’assessore Nucera. «Si confronteranno partendo dall’esistente e poi forniranno delle proposte. A questa seguirà la fase plenaria e tutto il lavoro fatto sarà vagliato insieme al gruppo». Un’attività che proseguirà nei prossimi incontri cadenzati per l’Area di promozione del benessere e dell’autonomia (Prossimità e domiciliarità, residenzialità, progetti di vita). E per l’area delle Povertà ed esclusione sociale (inclusione sociale, occupabilità, immigrazione, dipendenze).
Al momento si tratta di confronto dei cosiddetti sottotavoli. A seguire, nel mese di novembre, partiranno i confronti con i territori, da Catona a Pellaro, per l’ascolto.
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«Il nostro mira a essere un welfare di prossimità – ha precisato l’assessore – di confronto con i cittadini. Il motto è osare. Devono darci indicazioni su come il welfare deve cambiare. Adesso magari è più incentrato sui servizi e bisogna che si apra alla città. Dai territori devono arrivare le indicazioni su cosa non va. Su cosa c’è da integrare e cosa deve essere riprogrammato e implementato. Il welfare però non parte da zero, abbiamo un ventaglio di servizi. Reggio è all’avanguardia. Oltretutto questi tavoli serviranno per dare indicazioni ai prossimi che si svolgeranno alla Regione Calabria sul percorso nuovo che dovrà segnare il welfare».
La proposta è stata avanzata durante i lavori del convegno “Endocrinologia dello Stretto” ospitato a Reggio Calabria.
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