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Acli Toscana celebrerà sabato 9 novembre il congresso per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione di tre consiglieri nazionali. L’appuntamento si terrà a Pisa, dalle 9.30 presso la biblioteca “I Cappuccini”. Il congresso regionale, viene ricordato in un comunicato, rappresenta un momento per riaffermare il ruolo delle Acli come presidio sociale, culturale e politico. Un evento che si inserisce in un contesto più ampio, collegandosi ai temi trattati nel 27° Congresso nazionale delle Acli, dedicato a “Il coraggio della pace”, e alla riflessione sulla necessità di rafforzare la partecipazione politica e la trasparenza nelle istituzioni democratiche.
Il programma dei lavori prevede alle 10 la relazione del presidente regionale uscente, Giacomo Martelli; alle 11.30 il dibattito congressuale, dalle 14.30 la votazione per l’elezione dei consiglieri regionali e nazionali con proclamazione degli eletti prevista per le 17. “Il congresso è il momento di condivisione e confronto con tutti i territori sulle le priorità di intervento dei prossimi 4 anni”, commenta Elena Pampana, vicepresidente regionale uscente.
Oggi, le Acli lanciano anche in Toscana la campagna per due proposte di legge. Quella sulla “Disposizioni sull’applicazione del metodo democratico e della trasparenza dei partiti politici e sul finanziamento pubblico diretto alla partecipazione politica” è progettata per garantire che i partiti operino con piena trasparenza, democrazia interna e responsabilità: mira a prevenire l’influenza eccessiva di poteri economici privati sulla politica, promuovendo una distribuzione equa delle risorse pubbliche destinate ai partiti. La legge sulle “Misure in materia di partecipazione, istituzione delle Assemblee partecipative e modifiche agli istituti partecipativi”, invece, intende promuovere un coinvolgimento più inclusivo dei cittadini nei processi decisionali, rafforzando gli strumenti di democrazia partecipativa come le assemblee cittadine e i referendum. La legge mira a facilitare l’accesso dei cittadini alle decisioni politiche, rendendo le istituzioni più aperte e responsabili.
“C’è bisogno di più politica, non di meno – dichiara Martelli –. A fronte dei preoccupanti dati sull’astensionismo dobbiamo promuovere strumenti di cittadinanza attiva che supportino la nostra democrazia nella rappresentazione della società in tutte le sue sfaccettature”.
Fonte: Agensir