Avvenire di Calabria

A Melito concluso il corso di formazione parrocchiale dei lettori

Per l’occasione la visita di monsignor Morrone alla parrocchia di San Giuseppe

di Redazione Web

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Quindici parrocchiani si sono incamminanti nel percorso di formazione per diventare “Lettori”

La parrocchia di San Giuseppe in Melito di Porto Salvo, ha accolto S.E. Mons. Fortunato Morrone, in occasione della conclusione della formazione parrocchiale dei lettori. Ancora una volta, la presenza del Vescovo, è stata segno di quell’attenzione che rivolge alle periferie della Diocesi. E che trova in Melito, un luogo dove la Grazia di Dio ha posto la sua dimora in quest’ultimi tempi.


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L’Ordinazione di don Saverio Caccamo e la recente Consacrazione di Antonella Scordo, rendono vivo, quel sentimento di gratitudine, che spinge ancora una volta a ringraziare il Padre per il dono della fede, che negli anni ha visto in questo luogo, alcuni giovani, pronunciare il loro “Eccomi” al Signore.

L'invito dell'arcivescovo Fortunato Morrone

L’invito a monsignor Morrone per questa occasione, è testimonianza di come, è vivo il desiderio di essere «chiesa in cammino» con il Sinodo Diocesano. E ciò ha portato i partecipanti alla formazione. A interrogarsi su quello che è il ruolo che i laici possono avere, mettendosi al servizio della Parola. In questo, sono stati sollecitati anche, da quanto scritto di recente nella Lettera pastorale “Al passo di Gesù”. Dove Sua Eccellenza, esorta ad «avere il coraggio […] di svecchiare la nostra mentalità, le nostre strutture e prassi pastorali. Per dedicare più energie alla causa del Vangelo a vantaggio di tutti, specialmente di chi ne ignora la bellezza».

E in forza di ciò, e grati al parroco don Gaetano, che 15 parrocchiani hanno risposto al suo invito. Incamminandosi nel percorso di formazione per diventare “Lettori”. Compito questo, sicuramente non semplice e scontato. Trovandosi a dover proclamare quella Parola di Dio, che unitamente all’Eucaristia, è fondamento della liturgia.

L'impegno del nuovi "Lettori"

Dopo alcuni mesi trascorsi a prepararsi per questa missione, i novelli lettori, all’inizio della Santa Messa, hanno chiesto al Vescovo, di unirsi e sostenerli in questo “mandato”. Certi, che le loro fragilità a fronte della grandezza della Parola da proclamare, possano trovare nella Sua paterna vicinanza, l’opportunità per comprendere, che la Grazia che proviene dallo Spirito li trasformi in annunciatori di quel Regno di pace e di amore, che solo in Dio trova il suo compimento.

Il corso è stato occasione per ribadire a più riprese, che proclamare le letture, non vuole dire mettersi in mostra. Né tantomeno fare di quel compito un ruolo. Infatti, durante il periodo di formazione svolto dal parroco, lo stesso ha tenuto a sottolineare, come il compito del lettore, non si esaurisce semplicemente nel leggere. Ma che occorrono capacità e accorgimenti tecnici. Che in ogni caso, non possono e non devono essere trascurati, da parte di chi, salendo sull’ambone, si appresta a dare voce alla Parola di Dio.

Nella condiscendenza della sua bontà, Dio, per rivelarsi agli uomini, parla loro in parole umane. «Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell'eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell'umana natura, si fece simile agli uomini» (CCC 101). Ed è proprio la consapevolezza che deriva, del farsi latore di un messaggio che deve rimbombare unicamente non solo tra le mura delle chiese. Ma diventare, una cassa di risonanza che animi il cuore di quanti ascoltano.


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Durante l’omelia, il vescovo, ha sottolineato come oggi, è quanto mai importante, questo servizio svolto dai laici all’interno della Chiesa. E a conclusione sono stati proprio i 15 lettori a ringraziare Mons. Morrone, affermando di essere grati per la fiducia accordata, aggiungendo di non fare mancare quella Sua benedizione paterna, che è segno di comunione tangibile del pastore al suo gregge. La comunità parrocchiale si è intrattenuta alla fine della Santa Messa con il Vescovo per un breve momento di convivialità e per una foto ricordo con quanti hanno ricevuto il mandato.

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