Gioia Tauro, Simona Scarcella è la prima sindaca: «Fragili e porto, ecco le mie priorità»

Il primo sindaco donna di Gioia Tauro, Simona Scarcella, illustra il suo programma ai lettori. Punta con particolare attenzione allo sviluppo del territorio ma anche alle politiche sociali.

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Simona Scarcella è il nuovo sindaco di Gioia Tauro. Al ballottaggio del 23 e 24 giugno si è imposta sulla rivale Mariarosaria Russo. Un’elezione che è destinata a passare alla storia della città, «segnando un passo significativo verso la parità di genere, un risultato stranamente mai ancora realizzato nella nostra città», come lei stessa ammette.

Cosa si prova ad essere il primo sindaco donna di Gioia Tauro?

È un motivo di orgoglio e speranza. Dimostra che, nonostante le difficoltà, le donne possono affermarsi anche in ruoli di leadership. Il recente premierato femminile in Italia ha sicuramente agevolato questa svolta culturale.

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Indubbiamente, il mio nome resterà nella storia di Gioia Tauro, e ciò mi riempie di felicità e soddisfazione personale, per i tanti sacrifici fatti legati alla mia storia lavorativa e personale. In questo, non posso non ringraziare la mia famiglia per il sostegno ricevuto.

Quali saranno i progetti principali della sua amministrazione per la città?

Gioia Tauro è la seconda città della provincia, strategicamente importante per la presenza del più grande porto di transhipment d’Italia e nono europeo. Ciò la rende corridoio dell’Europa e volano di sviluppo per la Calabria e il Sud Italia. La nostra amministrazione lavorerà, quindi, su due fronti: rispondere subito alle esigenze della città che viene fuori da una gestione che non ha saputo dare risposte all’ordinario e pianificare a medio-lungo termine investimenti per l’infrastrutturazione del retroporto.

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Anche grazie al supporto politico di Forza Italia, partito di governo e a guida della regione, puntiamo a fare di Gioia Tauro un modello di buona amministrazione e sviluppo economico del Sud nei prossimi 5 anni. Credo davvero che la città sia arrivata ad una svolta storica fondamentale, mai vissuta prima.

Come sarà il dialogo con la Città metropolitana?

Il dialogo costante con la Città metropolitana e altre istituzioni sarà costante e, sicuramente, proficuo. La mia esperienza di 25 anni nella pubblica amministrazione mi ha insegnato che la cooperazione istituzionale è cruciale per l’efficienza amministrativa. Credo fortemente nel lavoro di squadra per raggiungere gli obiettivi.

Quali iniziative ha in mente per le fasce più deboli? Quanto sarà importante, invece, il dialogo con la Chiesa?

Il welfare è una priorità del mio programma, derivante dalla mia lunga esperienza nel volontariato. Sono stata per moltissimi anni presidente della Caritas cittadina. Abbiamo previsto un’attenzione particolare per le fasce sociali svantaggiate. Lo ripetuto spesso in campagna elettorale: la Chiesa, in Calabria, è spesso l’unico sostegno per le famiglie in difficoltà, quindi la collaborazione con le realtà ecclesiali del territorio sarà essenziale per conoscere e affrontare i problemi.

La sua idea per la Ciambra?

Per la Ciambra e, non dimentichiamo, l’altro ghetto di via Asmara, due quartieri “isole infelici” della mia città, abbiamo avviato - col deputato Cannizzaro - uno studio di fattibilità per richiedere fondi nazionali. Istituirò una delega specifica per questi quartieri, che terrò personalmente.

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Voglio testimoniare l’attenzione dell’amministrazione verso le tante persone che vi abitano in condizioni igienico-sanitarie terribili e affrontare la dispersione scolastica che coinvolge molti bambini.

Tornando al voto, all’opposizione cosa dice?

Credo che le dichiarazioni della mia rivale siano state fatte a caldo. L’opposizione svolge un ruolo fondamentale nella democrazia, e spero che lavori in modo costruttivo per il bene comune. Da parte nostra, ci sarà sempre apertura al dialogo e al confronto, anche critico, per il bene dei cittadini.

Come coinvolgerà, invece, i cittadini nel governo della città?

La gestione delle pubbliche amministrazioni deve essere condivisa con i cittadini. I social media ci aiutano molto in questo senso. Dopo i primi mesi di insediamento, lavoreremo per creare consulte di quartiere, affinché ogni area della città abbia un portavoce per le proprie esigenze. La voce dei cittadini sarà sempre al primo posto nelle nostre scelte amministrative.